MANZONI/METAMORFOSI PARCHEGGIO: DA FUMO NEGLI OCCHI GLI ESTERNI ORA SONO BENVENUTI

ospedale manzoni park 2 - Copia

LECCO – Tra le motivazioni che portarono alla sospirata e discussa introduzione dei parcheggi a pagamento al Manzoni anche la necessità di evitare che i residenti della zona li utilizzassero a proprio uso e consumo. Un anno dopo…

Era agosto 2012 quando il Direttore Generale dell’azienda Ospedaliera della Provincia di Lecco, Mauro Lovisari, annunciò che i parcheggi del presidio di Lecco sarebbero diventati a pagamento per l’utenza. Immediata  la reazione anche grazie ad una babele organizzativa che  mise a nudo non poche zone d’ombra.

Tra queste il numero di parcheggi – quelli gratuiti- per  i dipendenti appena appena sufficienti e l’invito recapitato ad impiegati, medici ed infermieri ad utilizzare anche i mezzi pubblici per raggiungere il posto di lavoro. Ma non solo. I lavoratori dell’impresa di pulizia o di ristorazione pagano e nella fase iniziale l’obolo per la sosta era richiesto anche ai diversamente abili. La regolamentazione a pagamento 24 h su 24 infine a molti apparve come guidata dalla necessità di far cassetto.

E questi sono solo alcuni nervi scoperti della sosta al Manzoni. L’ultima novità in ordine di tempo è la possibilità per i residenti di effettuare abbonamenti sosta per la fascia serale, al sabato e nei giorni festivi. Che dire… Un cantiere a cielo aperto, ma è proprio la possibilità degli abbonamenti che smaschera una grossa contraddizione tra il problema che si voleva risolvere e quanto fatto ora.

Il pagamento venne infatti introdotto per evitare che il Manzoni fosse a disposizione di pochi e ora invece ecco che i residenti con 25 € al mese hanno libero accesso per abbondanti fasce orarie. Come dire, la necessità di riempire le strisce blu anche negli orari meno redditizi ha fatto aguzzare l’ingegno. Del resto dalle 16 alle 07.30 del mattino di visite ambulatoriali ce ne sono pochine, così come al sabato e nei festivi, quindi meglio poco che niente.

Il parcheggio non è un diritto, tuonano dall’ospedale. Vero, ma l’accessibilità alle cure meriterebbe qualcosa di più che arrivare a pagare 8-10 euro al giorno per accudire un parente ricoverato.