MANGIONI: NUOVO PRESIDIO
DELLE MAMME CONTRO
LA CHIUSURA DELLA MATERNITÀ

presidio mamme mangioniLECCO – “Caro Babbo Natale, non chiudere la maternità della clinica Mangioni” recita uno dei cartelli esposti al sit-in organizzato oggi, 7 dicembre, da alcune mamme per protestare contro la chiusura del reparto maternità alla clinica Mangioni.

La cessazione dell’attività del reparto rientra nell’accordo Stato-Regione Lombardia del 2010, secondo cui avrebbero dovuto chiudere i poli che effettuano meno di 500 nascite all’anno. Tra i quali c’è, appunto, la clinica lecchese, dove le nascite annue sono 450.

Le proteste delle mamme non sono iniziate oggi: già lo scorso 9 novembre era stata organizzata un’iniziativa analoga. Contestualmente a questa manifestazione era partita una raccolta firme, sia cartacea sia via web. Attualmente le firme raccolte sono circa 3.500, di cui 2.000 cartacee e 1.500 online e sono state portate in Regione Lombardia lo scorso 28 novembre dall’agguerritissima Chiara Manzoni, insieme al consigliere provinciale della Lega nord Giovanni Pasquini.
Tuttavia si è ancora in attesa di un riscontro.

presidio mamme mangioni“Lo scopo del presidio di oggi – spiega Manzoni – è mantenere viva l’attenzione dei lecchesi su questa vicenda. In particolare abbiamo voluto ricordare che tra il 2010 e il 2012 il reparto maternità è stato completamente ristrutturato, tanto con soldi privati quanto con soldi pubblici e inoltre durante l’estate appena passata è stata rifatta la sala parto con una grossa spesa. La domanda che ci poniamo è: chi ha autorizzato questi lavori, se già si sapeva che il reparto avrebbe dovuto chiudere a breve? La fine dell’attività è prevista per il prossimo 15 dicembre. Per il momento abbiamo chiesto alla Regione una proroga: da un lato per ammortizzare, almeno in parte, i costi dei lavori; dall’altro per verificare se, in seguito alla chiusura degli altri poli indicati nella nostra zona, qualcuno dovesse decidere di far nascere i propri figli alla Mangioni, così da colmare il gap che separa la nostra clinica dalla soglia delle 500 nascite all’anno”.

Michele Castelnovo