LECCO – Si chiude un primo anno con risultati positivi e incoraggianti per il progetto di collaborazione tra i tre gestori del servizio idrico delle province di Monza e Brianza, Como e Lecco. Il progetto ha permesso di mettere a fattor comune strumentazione d’avanguardia e professionisti del settore al fine di avviare un monitoraggio, della durata di tre anni, sull’acqua destinata al consumo umano e relativo ai principali inquinanti emergenti, sull’intera area delle province di Monza e Brianza, Lecco e Como.
I tre laboratori, che insieme contano un totale di sei sedi e quaranta addetti, hanno potuto avviare un monitoraggio condiviso per la ricerca alcuni inquinanti emergenti: il primo anno di collaborazione si conclude con quasi 1.700 campioni prelevati, per un totale di circa 125mila parametri analizzati sia per la ricerca degli inquinanti emergenti che per altri parametri standard. Queste attività sono state avviate lo scorso anno, in vista dell’ingresso nell’ordinamento italiano della Direttiva UE 2020/2184, avvenuto a inizio marzo 2023.
Inoltre, nell’eseguire queste innovative serie di analisi sono stati accolti gli adempimenti richiesti per le matrici di rischio previste dai Piani di Sicurezza dell’Acqua (Water Safety Plan – WSP). Questo modello, introdotto dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, è basato sulla valutazione e gestione del rischio ed è associato a ciascuna fase che compone la filiera idrica dalla captazione fino all’utente. Il progetto comune prevede per le tre aziende anche investimenti in attrezzature, sedi e personale, atti a ridurre e prevenire i rischi futuri, individuare i trattamenti da adottare e misurarne la successiva efficacia.
“I riscontri positivi evidenziati in questo primo anno di lavoro ‘in comune’ tra i laboratori delle tre aziende dimostrano quanto siano importanti partnership e sinergie nel garantire standard elevati di qualità e di sicurezza dell’acqua potabile che distribuiamo alle nostre comunità – dice Enrico Boerci, presidente e ad di BrianzAcque – Continueremo insieme il percorso intrapreso con strategie, investimenti e strumentazioni d’avanguardia per una tutela della risorsa idrica di rete sempre più incisiva e capillare”.
“Ci riteniamo molto soddisfatti sia di questa partnership, che si è dimostrata molto proficua – spiega Lelio Cavallier, presidente di Lario Reti Holding – sia degli incoraggianti risultati emersi sulle nostre acque. Fare squadra, condividendo le competenze professionali e le strumentazioni più all’avanguardia ci consente di garantire la qualità delle nostre acque e un servizio di eccellenza al cittadino”.
“Con questa attività di collaborazione – le parole di Enrico Pezzoli, presidente e ad di Como Acqua – abbiamo fatto nostro uno degli obiettivi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, ossia garantire a tutti la disponibilità e la sicurezza dell’acqua. Di fronte ad un progressivo scarseggiare dell’oro blu, per effetto del climate change, presidiare la qualità della risorsa idrica è un impegno che si conferma fondamentale, nonché una responsabilità intrinseca di ciascun gestore nei confronti dei cittadini e dello stesso ambiente”.