L’OPINIONE: “IL GIOCHINO
DEL FANGO TRA CONSIGLIERI”

Cara Lecconews, è davvero deprimente il giochino del buttarsi addosso fango, chiamiamolo fango, che si assiste tra consiglieri comunali ora addirittura tramite stampa.

Oggi tra Valsecchi e Anghileri.

– Il primo che spara una fesseria, non la prima, accusando che l’opuscolo berlusconiano della maggioranza l’abbiano pagato i cittadini tramite le casse del Comune con l’aumento dell’Irpef, cosa non vera.
Con l’aumento dell’Irpef i cittadini, anche quelli più fragili, han pagato le continue consulenze della Giunta, gli affitti e l’adeguamento logistico per lo sparpagliamento degli uffici comunali, le regalie a fondo perduto a un pugno di negozianti e solo del centro, un logo di Lecco tutt’altro che necessario, un costoso ancoraggio per una settimana della piattaforma itinerante alla Malpensata, i rinfreschi per le conferenze del Fai, il fare e disfare del Ponte Vecchio aperto a singhiozzo e i jersey in mezzo alla strada, una colata d’asfalto per una strada scolastica a firma di archistar, il dimezzamento delle entrate del canone per il Dehors, le pubblicità più care dell’evento promosso, i contenziosi con cittadini e via dicendo, ma appunto non per l’opuscolo che invece è stato pagato, anche solo per opportunità, dai partiti di maggioranza.

Il guaio vero di quell’opuscolo oltre le omissioni ai cittadini è l’inquinamento ecologico.

Il secondo che rinfaccia al primo la vendita, in quel modo, dell’Area Mab che, se il recente ricorso al Presidente della Repubblica non andrà a buon fine, causerà un pagamento quasi perenne a favore del Demanio per milionate di euro.

Certo è stata una fesseria megagalattica così grande che nemmeno l’acquisto della sede della ex Deutsche per trasferirci il Comune auspicato dallo stesso Anghileri, se concluso, sarebbe arrivato a tanto;
Ma Anghileri fa finta di dimenticarsi che allora pur all’opposizione, sedeva sugli stessi banchi consigliari ma questo non gli è bastato per segnalare, non a priori ma, di grazia, almeno a posteriori che quella di Valsecchi era un fesseria, a caro prezzo. No, non si era accorto di nulla, e in più ora fa finta di dimenticarsi che quella decisione, seppur in capo a Valsecchi è stata avallata anche dagli altri assessori che lui ora sta appoggiando al posto di chiederne le dimissioni, e che nessun partito ha fatto notare questa fesseria, tantomeno il suo.

Infine, gli va ricordato che l’accusa che sta rivolgendo a Valsecchi ecchisenefrega se fosse a lui, in realtà è da rivolgere nondimeno ai Dirigenti Comunali.

Ma sappiamo che Anghileri da quando è in maggioranza è solito dimenticarsi delle cose di quando era all’opposizione: prima era contro il Teleriscaldamento, prima; Prima era contro il finanziamento alle scuole private, prima; Prima era contro ai servizi sociali e impresa sociale Girasole fatta in società tra Comune e privati, prima.

Che deprimente gioco di opportunismi di partito tra due politicanti in difficoltà.

Paolo Trezzi