L’OPINIONE DI PAOLO TREZZI.
CAMBIARE PASSO E VELOCITÀ
CON LA ‘ZONA 30’ DIFFUSA

Cara Lecconews,

Qui e altrove, ovunque altrove purtroppo, i pedoni e ciclisti vengono investiti in maniera grave, troppo spesso addirittura mortale. Ogni giorno.

Il problema della mobilità, quindi, sembra necessario ribadirlo, non può essere solo traffico, code del rientro, incolonnamenti da auto in panne o un macigno all’imbocco di una galleria.

Tantomeno far credere, come invece fa Gattinoni, che tutto è risolvibile con una corsia in più del quarto Ponte.
Di questo passo (si) chiederà il quinto, sesto e via di questo passo che non è per nulla un cambio di passo.

Ormai son oltre due anni di mandato e ancora abbiamo solo buone intenzioni che non servono a niente se non si è in grado di concretizzarle.

Non si può non comprendere che i passaggi pedonali, a partire dai diversi più a rischio, debbano essere adeguatamente illuminanti con urgenza e non attendere bandi e soldi del Pnrr, così come pittare gli altri, a partire da quelli davanti a scuole e servizi pubblici

Gli incidenti non son quasi mai fatalità.
E se non si posson evitare code, traffico, macigni all’imbocco di una galleria, si può e si deve cambiar passo e velocità.

Questa velocità deve essere la Zona 30 diffusa, con cuscinetti berlinesi, dissuasori, strutture artificiali, slarghi, verde, controlli, cartelli. Con urgenza.

Perché in due anni di mandato non si è stati in grado di fare nemmeno una corsia ciclabile, nessun potenziamento trasporto pubblico, nessun ampliamento corse dei bus ed estensione della loro gratuità, restituzione di strade libere da auto, rotazione e controllo della sosta, riorganizzare garage coperti, carico / scarico, car pooling..

Insomma, sappiamo che alcune scelte necessitano di tempi, studi dilatati, ma molte necessitan solo di reale volontà
Che, con evidenza, manca. Ancora.

Anche le non scelte sono scelte.

Paolo Trezzi