L’OPINIONE: ANTIMAFIA
NELLA PRATICA O NELLA FORMA?

Cara Lecconews,
ieri si commemorava il 30° anniversario della Strage di Via D’Amelio dove insieme alla sua scorta venne ucciso dalla Mafia il giudice Borsellino

Lo si fa anche a Lecco, dentro una Pizzeria confiscata ora Centro Anziani.

Istituzioni schierate. Sindaco, consiglieri e qualche assessore in forma nella foto.

La sostanza l’abbiamo invece sentita dagli stessi a fine aprile in Consiglio comunale quando si apprestavano, sempre per la forma ma senza bisogno di foto, a formalizzare la Commissione consigliare antimafia, negando, tutti in desolanti interventi che la mafia è infiltrata e radicata a Lecco.
Siam una Città senza connivenze ci han detto tutti in coro. Tutti a dar contro all’ex Prefetto che con le sue dichiarazioni rovina l’immagine e li smentisce.

Perché si vabbè, han arrestato un consigliere comunale del capoluogo già ai vertici di ex municipalizzate, son stati sfiorati altri consiglieri e presidenti di commissione, funzionari tecnici, han coinvolto per omertà o ingenuità il Sindaco del capoluogo, ne han arrestato e condannato uno di là dal ponte, ci sono state oltre 20 interdittive antimafia in una manciata di mesi, ci son arresti di mafia di titolari di aziende con cognomi brianzoli, c’è spaccio di quintali di droga, abbiam rappresentati di categoria attenzionate dal Prefetto, abbiam condanne di centinaia d’anni in processi ancora caldi, abbiam dato attestati al merito a capicosca, abbiam relazioni e informative della Dia su rischi di infiltrazioni mafiose in Silea, tenute nascoste ai cittadini e ancora intercettazioni telefoniche, agenti dentro quelle ambientali, pizzerie, ristoranti e bar chiusi e riaperti ect.

Ma nemmeno sindaco o un consigliere in aula – e pure dopo – che han parlato di questo, di questo quadro, questo lago dove nuotan pesciolini e pescioloni.

No, muti, ciechi e sordi e oggi tutti in forma nella foto che dai domani non ci sarà mica un altro anniversario, minchia.

Paolo Trezzi