L’OPINIONE/AL RIGAMONTI-CEPPI UNA PEDANA (D)ANNATA

Cara Lecconews

L’anno scorso l’inizio del campionato di serie B del Lecco era in dubbio causa “inagibilità” dello stadio risolta poi con lavori aggiuntivi fatti dalla società e una “trasferta” a Padova per la prima in casa il 3 settembre.

Oggi ci vorrebbe una vincolante obbligatorietà “d’urgenza”per costringere l’Amministrazione Comunale a mettere finalmente la pedana per disabili che non solo è necessaria, più che necessaria, ma nondimeno è segno di rispetto e civiltà.

Doveva esserci per il Campionato scorso, promessa poi dimenticata dal Comune che l’8 gennaio addirittura la rinvia non ritenendola prioritaria bocciando un emendamento di tutta l’opposizione per una millantata, ma non vera, mancanza di soldi.

La promessa dopo le milionate di avanzo di Bilancio viene giocoforza approvata, siamo al 29 aprile.
Sono passati mesi, ormai quattro, e questa pedana, che non è una ristrutturazione di un intero Teatro con chissà che tempi e studi ingegneristici necessari, pur essendo stato logico e naturale aspettarsela installata e disponibile non oltre l’inizio della stagione attuale, che era già un’enormità, ossia la partita di Coppa Italia di serie C col Milan futuro del 10 agosto, che ha visto oltre 4.000 spettatori, invece non c’era ancora.
E non c’è ancora oggi, come ho avuto conferma dalla Società.

L’amministrazione Gattinoni si fa i selfie pubblicitari in tribuna e poi si dimentica impegni e concretezza.

Sindaco e assessora Sacchi han così confermato questa loro capacità di non saper valutare le priorità, i bisogni delle persone con fragilità e tantomeno quella della parola data, da mesi e mesi.

Ed è ben più di un autogol è da espulsione.

Paolo Trezzi