“LIETO EVENTO” SUL RESEGONE:
E’ NATA ALBA CHIARA, MASCOTTE
DELLA CAPANNA MONZA

ALBACHIARA1LECCO – Ci scrive, emozionato, il testimone di un evento del tutto particolare: “Vorrei raccontare ai lettori di LeccoNews quello che è capitato ieri alla capanna Alpinisti Monzesi, alle pendici del Resegone, poco sotto al passo del Fo: non capita di vederlo tutti i giorni durante un’escursione in montagna”.

“Nella notte l’asina del rifugio, della quale fino a quel momento ignoravo la gravidanza, ha partorito il suo piccolo lasciandolo in mezzo al bosco ma vicino al sentiero. Alcuni escursionisti vedendolo tutto solo hanno avvisato il gestore del rifugio, Luigi Pozzebon, che lo ha recuperato e ha prestato al “neonato” le prime cure del caso, visto che la mamma si era allontanata per riposarsi e recuperare le forze  dopo il faticoso e solitario travaglio”.

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“Il piccolo, però, aveva fame e nonostante sul posto si fosse organizzata una catena di coccole e carezze da parte di grandi e piccini e gli avessero fatto succhiare un po’ di latte da un improvvisato biberon, ad un certo punto, l’asinello si è accasciato al suolo.

ALBA CHIARA COCCOLESe se stava con gli occhi chiusi ed era evidente che non marcava bene: è stato allora coperto con dei sacchi per proteggerlo dall’aria fresca che scendeva dalla montagna ma solo l’arrivo della mamma, provvidenzialmente recuperata dal gestore dopo una vasta battuta nel bosco, ha consentito di mettere in piedi, in quattro e quattr’otto e sotto l’attenta guida di Luigi, una improvvisata quanto efficiente “nursery”. Luigi è anche riuscito a mungere il prezioso latte materno ricco di “colostro” con il quale l’asina trasmette le proprie difese immunitarie al suo piccolo, proteggendolo dai malanni nei primi mesi di vita. Dopo oltre tre ore di attenzioni, intercalate da qualche poppata del prezioso latte materno, l’asinello si è stabilizzato sulle zampe e ha ricominciato  a muoversi con maggiore sicurezza. A quel punto, visto che l’ora si era fatta tarda per chi doveva ridiscendere al piano, si è festeggiata la “rinascita” dell’asinello con dell’ottimo prosecco offerto dal gestore a tutti i poco esperti ma volenterosi volontari, coinvolti nell’evento”.

“Il prezioso liquido è poi servito anche per fare un brindisi per il “battesimo” dell’asinello, femmina,  che il gestore Luigi ha voluto chiamare Alba chiara, proprio come le luci di quel suo primo giorno di vita che, lei, ha dovuto affrontare da sola nel silenzio di un bosco sconosciuto. Fortunatamente è stata subito accolta dagli amici del rifugio che non le faranno mai mancare il loro affetto, quasi materno”.

“Grazie Luigi, anche a nome di tutti gli altri un po’ imbranati “infermieri” del gruppo, per tutto quello che hai fatto per Alba chiara. Affettivamente, ce lo consentirai, la sentiamo però un po’ anche nostra”.

ALBA CHIARA BIBERON  ALBA CHIARA IN PIEDI