LIERNA E MERATESE ‘DO IT BETTER’:
I RISULTATI DI RIFIUTI
E RACCOLTA DIFFERENZIATA

LECCO – Presentati i dati relativi all’anno 2013 silea  (1)sulla raccolta e gestione dei rifiuti: l’Osservatorio Provinciale registra un aumento del 1,1% rispetto al 2012, mentre la raccolta differenziata si attesta stabilmente intorno al 60%, di poco al di sotto dell’obiettivo del piano rifiuti provinciale del 62,2%. Il Presidente di Silea Spa Mauro Colombo ha illustrato la situazione identificando come aree migliori quella Meratese del (65,0%), seguita dal Casatese (64,8%), gli unici ad aver conseguito e migliorato l’obiettivo, al di sotto la Valle San Martino (61,8%), l’Oggionese (60,1%), il Lario Orientale (59,8%) e il Lecchese (56,8%) e infine la Valsassina (45,7%).

I Comuni più virtuosi nel 2013: al 1° posto Lierna con il 75,3% e Robbiate con il 73,9%, ultimi invece Morterone (16,8%), i comuni della Valvarrone e Varenna (30,4%). Registrano invece grossi miglioramenti Perledo con il 64,6% (dal 65° al 31° posto, dopo l’introduzione della raccolta domiciliare nell’ottobre 2012), Valgreghentino con il 66,7% (dal 37° al 24° posto) e Ballabio con il 63,3% (dal 52° al 38° posto), mentre peggiorano la loro situazione Cesana Brianza (-4,2%) e Rogeno (-3,1%).

“Si tratta di comuni in cui gli assessori hanno fatto un grande lavoro in termini informativi e repressivi.” afferma l’assessore all’Ambiente Carlo Signorelli “E’ un processo più semplice per i piccoli comuni, nella città di Lecco, che si configura come sostanzialmente stabile, passando dal 55,6% al 54,9%, un’opera di sensibilizzazione dovrebbe essere effettuata dai vari amministratori condominiali. ” L’assessore ha inoltre spiegato che Lecco si attesta comunque tra le venti province più virtuose di Italia:

“Bisogna infatti considerare le problematiche peculiari dei comuni turistici, senza i quali, rientreremmo appieno negli obbiettivi di legge.” Infatti nei comuni dove il turn-over dei turisti è molto rapido, risulta difficile attuare una campagna di sensibilizzazione mirata:

“Inoltre” spiega Marco Peverelli direttore generale di SILEA spa “in altre regioni i rifiuti legati allo spazzamento delle strade rientrano nella differenziata, mentre noi li smaltiamo nel ‘residuale’.” Quest’ultimo infatti registra un aumento del 1,6%, ma se si considera unicamente il rifiuto indifferenziato raccolto con sacco trasparente, c’è stato un calo di 105 t rispetto al 2012.

silea  (3)La diffusione dei servizi di raccolta differenziata rimane però molto disomogenea: la Frazione Umida è attiva per 81 comuni (ma la popolazione complessiva dei rimanenti è di soli 3.678 abitanti); il Sacco Viola viene utilizzato per il conferimento della frazione secca riciclabile in 88 (ex novo Cassago Brianza), mentre la raccolta domiciliare del Vetro è stata effettuata in 36 (ex novo in 14 comuni) e si punta ad estenderla a tutti quelli gestiti da Silea, che ha ricevuto dai consorzi per lo smaltimento di questo materiale la ‘fascia di eccellenza’.

Eh già, perché quasi tutto il vetro, della provincia viene esportato in  impianti extraprovinciali di recupero: circa il 32% delle raccolte differenziate fanno questa fine, così come il 22% di rifiuti urbani, frazione residuale e i rifiuti ingombranti vengono invece trattati in impianti provinciali, quali il termovalorizzatore di Valmadrera. E’ assolutamente fondamentale gestite tutto il processo: l’intera gestione del ciclo integrato permette infatti di intercettare rifiuti che altrimenti andrebbero dispersi.

“Vogliamo migliorare la qualità dei rifiuti: per questo abbiamo aperto un call center che tutti i giorni risponde alle domande dei nostri utenti, che hanno anche una sezione sul sito a loro dedicata. Per la nostra prossima campagna abbiamo pensato a sacchi viola con stampate le indicazioni dei rifiuti che possono essere raccolti” spiega Peverelli. L’obbiettivo è anche quello, una volta formatasi una coscienza civile diffusa e una raccolta omogenea fra i vari Comuni, di attuare una tariffazione puntuale in base alla quantità di indifferenziata prodotta dai singoli utenti: non solo ‘chi non differenzia paga di più’ quindi, ma anche ‘chi più produce indifferenziato, più paga’.

Chiara Vassena