LICEO DEL MADE IN ITALY, STOP DEL CONSIGLIO DI STATO? L’ESPERTO COMMENTA

ROMA – Il Consiglio di Stato ha posto un freno non indifferente ai progetti del ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara: il liceo del made in Italy, recente creazione del ministero, ha registrato un importante flop nei suoi primi mesi di vita e ha anche incassato la sospensione del parere della Sezione Consultiva per gli Atti Normativi.

I magistrati contestano una serie di vuoti normativi nel regolamento, che ad esempio è impostato sul quadro orario del piano degli studi per il primo biennio, dunque su un percorso di soli due anni, oltre a dubbi sulle effettive competenze acquisibili dal percorso di studi e dai costi non specificati dal ministero.

La situazione ha ricevuto il commento dell’ingegner Valerio Ricciardelli, esperto del settore e nostro columnist che fin dalle prime dichiarazioni di Valditara in merito al nuovo indirizzo liceale aveva evidenziato la necessità di chiarificare la natura e gli obiettivi dell’iniziativa:  “Quante volte abbiamo scritto e dibattuto che il liceo del made in Italy era una cosa totalmente senza senso, nata senza alcuna conoscenza di cosa fosse il settore economico del made in Italy da sostenere e promuovere nelle forme più adeguate?

Scrissi, lo scorso anno, un appello con delle note dirette ai parlamentari che dovevano discuterne per l’approvazione. Si è invece andati avanti senza nessuna logica e senza porsi nessun dubbio e senza nemmeno applicare le grammatiche di base che si devono utilizzare quando si progetta un nuovo percorso scolastico. Insomma si è preferito procedere per via ideologica e si è istituito il liceo del made in Italy.

Ora le stesse perplessità e preoccupazioni che avevo sollevato in molto articoli e anche nel libro “Ricostruire l’istruzione tecnica“, e dopo che quasi nessuna famiglia aveva preso in seria considerazione questa (non saprei come definirla) nuova offerta formativa, sono venute anche al Consiglio di Stato, che ha pensato bene di studiare il caso. Insomma un pasticcio annunciato che non aiuta certo a tenere alto il prestigio di chi si deve occupare delle politiche scolastiche”.

Il ministero, nel frattempo, ha rilasciato una stringata dichiarazione in merito al pronunciamento del Consiglio di Stato, assicurando che il progetto proseguirà: “Sta girando la notizia di un presunto stop del CDS al Liceo del Made in Italy (riportata anche su siti importanti) ma la realtà non è questa. Il parere del CDS è interlocutorio e non definitivo. Nella giornata di oggi è pervenuto il parere della Conferenza Stato-Regioni, che è pienamente favorevole. Peraltro, nel parere del CDS non vengono poste osservazioni rilevanti e, dunque, non ci sarà alcuno “stop”. Nell’interesse stesso della scuola italiana sarebbe sempre utile, prima di diffondere notizie allarmistiche, verificarne il fondamento”.

M. C.