LECCO – I lavoratori dell’istituto Parini chiedono spiegazioni sulla situazione della scuola. I docenti e il personale ATA di via Badoni portano all’attenzione dell’opinione pubblica la drammatica evoluzione della vicenda relativa alla dichiarata inagibilità dell’edificio: “l’intera questione non è ancora stata affrontata con la dovuta consapevolezza e con razionale programmazione”.
Ecco il comunicato integrale:
Il 20 luglio 2016 è pervenuta alla scuola la comunicazione d’interdizione all’uso dell’edificio a firma dell’ingegner Angelo Valsecchi, dirigente della Direzione Organizzativa IV – Servizi edilizi scolastici e Infrastrutture della Provincia di Lecco. La stessa non è però stata seguita dall’effettiva chiusura dell’edificio. Inoltre è mancata la proposta di una soluzione praticabile per la collocazione del personale degli uffici di segreteria e per la riapertura dell’anno scolastico. Troppo facile dichiarare la totale inagibilità senza prendere in considerazione eventuali alternative praticabili per contenere i disagi, valutando più realisticamente la relazione della ditta che ha effettuato la perizia.
Dopo ben 40 giorni e senza alcuna comunicazione ufficiale, l’unica soluzione individuata per l’avvio delle lezioni rimaneva quella dei doppi turni: una risposta al problema affrettata e poco rispettosa sia delle esigenze delle famiglie, sia della programmazione dell’attività didattica di una scuola superiore.
Oltretutto la Provincia si impegnava a consegnare al “Parini” – per il 19 settembre – ventidue spazi (non aule) da utilizzare come classi, compresi gli spogliatoi della palestra, le sale professori, l’aula magna, i laboratori, l’aula video… compromettendo in modo significativo la proposta didattico-formativa dei vari piani di studi (ad esempio parte irrinunciabile del corso programmatori è l’uso del laboratorio informatico).
Di fronte alla dichiarazione di interdizione, la scuola ha chiesto immediatamente la procedura d’urgenza che l’Amministrazione ha invece attivato solo a fine agosto, a ridosso dell’inizio dell’anno scolastico, con evidenti disagi per l’istituto. A causa di questi ritardi, per gli studenti le lezioni cominceranno il 19 settembre e il calendario scolastico, già approvato da tempo dagli organi collegiali e comunicato alle famiglie, ha dovuto subire variazioni.
Dirigenza, DSGA e docenti hanno cercato soluzioni alternative ai doppi turni contro i quali si erano ampiamente espressi anche gli studenti e le loro famiglie, raccogliendo la disponibilità di vari Enti privati tra cui le parrocchie di San Nicolò, di Olate e la scuola privata Dante Alighieri. Solo a questo punto – ormai all’inizio di settembre – l’Amministrazione provinciale ha finalmente contattato gli istituti superiori lecchesi, trovando disponibilità di aule presso Badoni, Grassi, Fiocchi, ma certo non per quel che riguarda laboratori e palestre.
Per dare continuità al progetto di istituto che coinvolge 19 alunni diversamente abili, la scuola ha dovuto cercare spazi idonei e trasferire le attività programmate in altra sede. Così, però, viene meno la finalità dell’inclusione di questi alunni.
Giovedì 8 settembre abbiamo appreso, non dall’Amministrazione provinciale, ma dai media, che la soluzione al problema Parini, illustrata in conferenza stampa il 3 settembre – studenti del Parini divisi fra sede centrale, Badoni, Fiocchi, Grassi, Dante Alighieri – è stata rivista per non avere spese di locazione presso la scuola privata Dante Alighieri. Ad oggi le 7 classi, inizialmente collocate presso la scuola privata, saranno ospitate al Badoni, ma solo fino al 3 ottobre, quando gli studenti di quell’istituto rientreranno dallo stage.
L’Amministrazione provinciale afferma di garantire 29 spazi agibili nell’istituto Parini per il 3 ottobre, così da accogliere anche le 7 classi per cui non ci sarà più spazio al Badoni. Considerato che anche il tempo previsto per i lavori di messa in sicurezza delle segreterie si è protratto da tre a sette giorni, siamo davvero molto dubbiosi sul rispetto della tempistica, nonostante l’impresa lavori 12 ore al giorno compreso il fine settimana… Forse la scelta di abbandonare l’ipotesi Dante Alighieri è stata un po’ troppo ottimistica?
E quali certezze abbiamo sulla data di conclusione dei lavori e di ritorno di tutte le classi nella propria sede? Nessuna! Si parla di fine 2016, ma a volte leggiamo sulla stampa “fine anno scolastico”! Tutto dipende dai fondi che l’Amministrazione provinciale, nel frattempo, dice di riuscire a reperire… ma che al momento non ci sono!
Il Parini è indignato per il modo in cui è stata gestita una situazione così delicata per i suoi studenti, le famiglie e il personale, per non parlare della violazione del diritto allo studio! Di fatto l’Amministrazione provinciale non ha mai coinvolto la scuola nelle riunioni decisionali: le scelte non sono mai state condivise e sono sempre state calate dall’alto, atteggiamento che dimostra indifferenza nei nostri confronti, nonché del nostro lavoro e delle nostre esigenze.
Nonostante tutto ciò, per senso di responsabilità e per professionalità, il personale della scuola è sempre stato presente e ha continuato a lavorare in un edificio dichiarato inagibile!
Il personale ATA e i docenti dell’I.I.S.S. G. PARINI – Lecco