LEGGERMENTE 2014/: EMANUELA IACCHIA PARLA DI ‘SOGNI INFRANTI’ E SVILUPPO DEL BAMBINO

LECCO – Si è svolto ieri nella sala conferenze del Palazzo Falck l’incontro con Emanuela Iacchia, dal titolo “Il sogno infranto. Psicopatologia dello sviluppo”. La serata fa parte del ciclo di incontri ‘La verità del sogno’, all’interno della manifestazione Leggermente, giunta quest’anno alla quinta edizione.

Il tema dell’evento è appunto il sogno: in questo caso, sogno infranto e sogno vero. “Infranto quando succede qualcosa in famiglia, e il bambino non sta bene” spiega la dott.ssa Iacchia. “Il sogno vero dei bambini inizia nel grembo materno: ci sono movimenti rem, e sognano immagini in termini di colori. Il bambino e la mamma poi si mettono in sintonia attraverso il sogno: ciò accade anche nei primi peiodi dopo il parto, se la madre riesce a dormire. In realtà i disturbi del sonno affliggono molto i genitori, anche tenendo conto che in media un bambino su tre non dorme.

Si può incidere sull’ambiente per migliorare il sonno di bambino e quindi genitori. Si può agire sulla divisione tra giorno e notte, sulla temperatura e sul letto, che ovviamente dev’essere comodo. Oppure si possono creare dei rituali per la nanna. Poi bisogna tenere conto che ai bambini non piace dormire: infatti è un momento di distaccamento, pieno di imprevisti.

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I bambini in media impiegano 20 minuti per addormentarsi. Il sonno da bambini influisce anche sul sonno da adulti. Spesso i bambini fanno brutti sogni, se non incubi: rielaborano le informazioni raccolte durante la giornata, e queste delle volte sono così tante che generano incubi. Per risolvere il problema, bisogna farsi raccontare il sogno, e noi (genitori, ndr) dobbiamo finirlo in modo positivo. Molti sogni sono incentrati sulla paura dell’abbandono.

I genitori forti fanno scappare i mostri da sotto il letto, e tolgono le paure: il bambino deve vederli come figure solide e coerenti. Serve poi un rapporto per aumentare l’autostima, che si crea e sviluppa fin dall’inizio della vita. Ciò non significa non dare regole: l’autostima si può aumentare anche durante le sgridate, ma i rimproveri devono essere costruttivi.”

La dottoressa Iacchia ha poi parlato dell’educazione e della famiglia come base per lo sviluppo futuro: “Non bisogna togliere le difficoltà ai figli, altrimenti poi non sapranno come affrontarle, ma bisogna aiutarli. La famiglia ha un ruolo chiave, anche in prospettiva futura: si danno le radici, quindi le fondamenta della vita, e le ali, per far sì che il figlio spicchi il volo e segua la propria strada”.

L’esperta ha citato inoltre Daniel Pennac: “Per sognare dobbiamo svegliarci“. Anche questo è stato un po’ il leitmotiv della serata. Se vogliamo rendere i nostri sogni reali dobbiamo vivere e concretizzarli, quindi abbiamo bisogno di svegliarci. Altrimenti subentrano i cosiddetti sogni infranti: incubi ricchi di rimpianti che si seguiranno tutta la vita.