LECCO/SOTTO UNO STESSO TETTO
LE COMPETENZE DEI COSTRUTTORI.
TAGLIO DEL NASTRO IN SEDE ANCE

ance02LECCO – Inaugurata la nuova sede dell’Ance, la moderna casa per ingegneri, architetti e costruttori che decidono di condividere in via Achille Grandi non solo i loro spazi, ma anche le proprie competenze e il proprio futuro, diventando il primo esempio in Italia di unione tra professionisti e realtà imprenditoriali.

Nell’edificio progettato da Mario Botta i due ordini potranno insieme realizzare “quell’imprescindibile rete in grado di affrontare temi specifici e strategici sulla città e il territorio offrendo nuovi spazi d’incontro e di formazione oltre a rappresentare una concreta opportunità di dialogo con altri attori nell’ambito dell’architettura e della filiera delle costruzioni” commenta il presidente dell’ordine degli architetti lecchesi Elisabetta Ripamonti, promettendo che “qui potremo trovare la coralità e il coraggio necessario di suonare assieme con timbri diversi, per fare sì che questo luogo sia un ponte non solo tra professioni diversi ma anche verso il futuro”.

ance03Sottoscrive ogni parola il presidente dell’ordine degli ingegneri Antonio Molinari, che rimarca come sia “ormai essenziale un dialogo tra figure professionali diverse, architetti e ingegneri credono fermamente nel reciproco arricchimento di conoscenze dei loro iscritti in un lavoro quotidiano comune non solo in cantiere ma anche in ambito istituzionale. Una posizione condivisa a livello istituzionale ed economico porta a nuove soluzioni per il territorio e consente di dare vita in concreto a una progettazione integrata in accordo anche con i costruttori”.

A rendere davvero indimenticabile l’inaugurazione di questo spazio è l’intervento di Thomas Bock, che architetto e ingegnere assieme è emblema della nuova realtà lecchese. Pioniere in Europa nel mondo dell’automazione nelle costruzioni il professore è conosciuto a livello mondiale per le sue ricerche nel campo delle costruzioni robotizzate. Nella sua presentazione intitolata Urbis et Orbis Bock ha spiegato quali sono dal suo punto di vista le sfide fondamentali per gli addetti ai lavori. L’edilizia del futuro connotata da nuove modalità e nuove idee, che naturalmente dalla sua prospettiva non può fare a meno del mondo della robotica “inteso come ausilio all’uomo, alla persona. In Italia sono moltissimi gli edifici da ristrutturare, su 13 milioni di edifici esistenti quasi 11 milioni sono stati costruiti prima della prima legge sull’energetica nel 1976. L’energia per il riscaldamento e raffrescamento rappresenta il 40% del totale. La robotica aiuta la risoluzione di molti problemi”.

E poi ancora altri temi sensibili in questo contesto: l’unione di diverse professionalità che aiuta a superare le difficoltà nel mondo delle costruzioni; la sicurezza, bellezza e qualità degli edifici all’insegna del comfort e della sostenibilità; i molti cambiamenti del nostro tempo, come quello del sistema universitario e di formazione, quello del mondo del lavoro con l’avvento della robotica, e trasformazioni che riguardano le città e le relazioni.

Manuela Valsecchi