LECCO – “Referendum costituzionale, le ragioni del NO”, è il titolo dell’iniziativa pubblica organizzata dal comitato lecchese del Coordinamento democrazia costituzionale a Lecco mercoledì 25 maggio in sala Ticozzi.
A intervenire in merito alle modifiche della Carta volute dal Governo -e sulle quali saremo chiamati a votare in ottobre- sarà il professor Vittorio Angiolini, docente di Diritto costituzionale alla Statale di Milano e co-firmatario del recente appello di 56 costituzionalisti (tra cui 11 presidenti emeriti della Corte costituzionale) contro la “riforma” di 47 articoli della nostra Costituzione che accentra i poteri nelle mani dell’esecutivo, riduce la partecipazione e non incide, come invece affermano i sostenitori, sui “costi” della politica.
“La Costituzione, e così la sua riforma, sono e debbono essere patrimonio comune il più possibile condiviso, non espressione di un indirizzo di Governo e risultato del prevalere contingente di alcune forze politiche su altre -si legge in un passaggio iniziale dell’appello sottoscritto anche dal professor Angiolini-. La Costituzione non è una legge qualsiasi, che persegue obiettivi politici contingenti, legittimamente voluti dalla maggioranza del momento, ma esprime le basi comuni della convivenza civile e politica. È indubbiamente un prodotto ‘politico’, ma non della politica contingente, basata sullo scontro senza quartiere fra maggioranza e opposizioni del momento. Ecco perché anche il modo in cui si giunge ad una riforma investe la stessa ‘credibilità’ della Carta costituzionale e quindi la sua efficacia”.
Il dibattito pubblico con Vittorio Angiolini costituisce una preziosa occasione pubblica di approfondimento e conoscenza aperta a tutta la cittadinanza, senza alcuna preclusione, come già avvenuto riguardo alla riuscita iniziativa del 25 febbraio.
In provincia di Lecco, la campagna referendaria è in corso anche attraverso la raccolta di firme e la diffusione di materiale informativo.