LECCO – La storia del gruppetto di migranti accampati fuori dal vecchio tribunale di Lecco è già nota alla Prefettura. E i funzionari di corso Promessi sposi stanno già lavorando per sistemare la situazione.
“Ogni persona straniera può fare richiesta di asilo politico – spiega il viceprefetto Stefano Simeone –, ma in questo momento non possiamo prendere in carico chiunque. Siamo in contatto diretto con il ministero dell’Interno per capire se anche loro fanno parte della quota stabilita nella gestione accoglienza. In questo caso infatti potremmo ospitarli, come abbiamo fatto in altre occasioni, per esempio con gli altri profughi che si erano accampati precedentemente nello stesso posto. In totale, finora, degli 866 richiedenti asilo politico presenti sul territorio, circa 80 sono stati accolti nelle strutture anche se non fanno parte del progetto Triton”.
La risposta del ministero dovrebbe comunque arrivare in questi giorni. “Non ci nascondiamo, è la Prefettura che deve intervenire per risolvere questo disagio e sicuramente lo faremo, ma prima vogliamo chiarezza da parte del ministero. Non ci sono profughi di serie A o di serie B, ma da novembre è iniziato anche il problema dei migranti via terra”.
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