LECCO – Pino Galbani è morto nel giorno di Natale, a 90 anni, dopo essere sopravvissuto all’orrore di Mauthausen. A 17 anni era stato infatti arrestato in seguito allo sciopero del 7 marzo 1944 ed era quindi stato deportato nel campo di concentramento nazista. Negli ultimi anni della sua vita ha raccontato la sua esperienza a tantissimi studenti lecchesi, che hanno così avuto modo di conoscere, grazie alla sua testimonianza diretta, le barbarie perpetrate dai nazisti.
“Se ne è andato stamani in un giorno speciale come era lui, Pino Galbani, unico sopravvisuto degli scioperanti delle fabbriche lecchesi deportato nei campi di concentramento nazisti” scrive su Facebook il sindaco di Lecco, Virginio Brivio. “Grazie a lui, migliaia di giovani lecchesi hanno potuto conoscere le atrocità commesse in quel buio periodo storico. Pino spronava tutti noi a non dimenticare e a non dare mai per scontati i valori di libertà e democrazia. Insegnamenti che in questi giorni, di fronte a quanto sta accadendo nel cuore dell’Europa, devono restare più che mai vivi nei nostri cuori. Grazie Pino. Un forte abbraccio alla famiglia”.
La sua vita è raccolta in un libro, intitolato “58881”, come il suo numero di matricola durante la prigionia nel campo austriaco, pubblicato nel 1999. Il rito funebre si terrà alle ore 10.45 di mercoledì 28 dicembre, con la Messa nella Chiesa di Castello sopra Lecco “SS. Martiri Gervaso e Protaso” di via Antonio Fogazzaro, 26 a Lecco.