LECCO OSPITA L’UCRAINA.
DONATI 300MILA EURO

LECCO – Il Comitato di Indirizzo del Fondo “Lecco ospita l’Ucraina” ha approvato la terza tranche di contributi per l’accoglienza di profughi ucraini sul territorio provinciale, con il sostegno a 201 persone per un totale di 59.630 euro così suddivisi: 22.550 euro per la copertura costi vivi degli alloggi e 37.080 euro per buoni spesa ai profughi.

Con questa nuova erogazione si conclude la prima fase di attività del Fondo – quella dell’intervento emergenziale – che ha registrato donazioni per 301.120 euro ed erogazioni deliberate per 242.170 euro (prima, seconda e terza tranche).

“Ancora una volta la capacità aggregativa, di alleanza e coesione fra Distretto/Ambiti e Fondazione Comunitaria – assieme a Confcooperative, Consorzio Consolida, Centro Servizio Volontariato – ha permesso di intervenire nell’urgenza, riorganizzando servizi e interventi e sostenendo la disponibilità e la generosità dei nostri cittadini e le diverse forme di accoglienza – afferma Guido Agostoni, presidente del Distretto di Lecco. – In questo modo si è cercato di costruire un ponte tra bisogni immediati e il sistema nazionale di accoglienza. Come territorio dovremo ora porci il tema della stabilizzazione di coloro che intendono fermarsi per dare una prospettiva e un futuro a chi ha perso tutto e guarda con fiducia al nostro Paese. In questo senso, oltre alla significativa adesione al Bando della protezione civile, ci fa ben sperare anche l’ampliamento del sistema SAI che vede l’alleanza fra i Comuni e il Terzo Settore”.

Con il Bando promosso dalla Protezione Civile Nazionale infatti l’accoglienza dei profughi ucraini entra in una fase più strutturata e garantita da risorse ministeriali. Nel nostro territorio sono stati approvati due progetti, coordinati da CSV Monza Lecco Sondrio e Caritas Italiana, cui occorre aggiungere i posti resi disponibili dall’ampliamento SAI.

In questo nuovo scenario, il Fondo “Lecco ospita l’Ucraina” ridefinisce la propria attività utilizzando le risorse residue – circa 60.000 euro – su due fronti: il sostegno a interventi non garantiti da fondi ministeriali quali supporto ad attività educative/animative per minori, corsi di formazione, copertura costi di predisposizione della documentazione dei permessi umanitari; il supporto alla gestione di poli per l’accoglienza abitativa non previsti dal Bando Protezione Civile.