LECCO – I gruppi Lecco merita di Più – Lecco Ideale, Lega Nord, Fratelli D’Italia e Appello per Lecco denunciano una presunta censura da parte dell’Amministrazione comunale riguardo un momento propositivo voluto dai consiglieri di opposizione.
“Dopo il nulla dei consigli comunali ufficiali, il niente portato nelle commissioni, gli incontri di presentazione ai cittadini di temi mai condivisi con i consiglieri, l’ascolto non ascolto che risponde solo alle domande comode ma non a quelle scomode, le tempistiche lunghissime di risposta alle più che legittime istanze di accesso agli atti, – si legge nel comunicato – finalmente l’amministrazione comunale di Lecco si leva la maschera e apertamente ha censurato un più che legittimo momento propositivo voluto dai consiglieri di opposizione, revocando la concessione di utilizzo della sala consigliare per la serata dell’11 aprile“.
“Davanti alle falsità del comunicato stampa della maggioranza sulla condivisione delle scelte nelle sedi istituzionali, esempio lampante sono tutte le ultime modifiche alla viabilità senza la condivisione di un dato con i consiglieri di minoranza, oppure le tante decisioni importanti apprese dai media senza passare dalle sedi istituzionali, non stupisce la volontà di zittirci attaccandosi a un regolamento che comunque permette l’utilizzo della sala consiliare per comunicazioni su temi che abbiano l’apprezzamento della amministrazione: probabilmente i nostri temi non saranno apprezzati dalla giunta Gattinoni, ma sicuramente lo saranno dai cittadini che ogni giorno ci interpellano perché vedono la città allo sbando“, continua l’opposizione.
“Visto comunque che per i nostri gruppi a differenza che per l’amministrazione è più importante la sostanza della forma, davanti alla censura ricevuta abbiamo deciso di spostare l’assemblea comunale nell’aula riunioni e formativa di via Malpensata 6, giovedì 11 alle 18:30, sapendo che per i cittadini lecchesi l’importante non è dove, ma che finalmente vengano trattati questi temi fondamentali per il futuro della città!”, concludono i gruppi di opposizione.