LECCO, L’ASSESSORE ROTA
CONTESTA LA SUA GIUNTA:
“NO AL TAGLIO DELLE SPESE”

ROTA FRANCESCA

LECCO – “Abbiamo sperato per due anni, ma adesso basta: si deve cambiare rotta”. Francesca Rota, assessore ai lavori pubblici, riprende la propria giunta e ne critica in particolar modo le scelte di investimento del denaro pubblico.

“Se non cambiamo le scelte rispetto agli investimenti la città si impoverirà sempre di più – spiega l’assessore -, se non apporteremo i giusti cambiamenti ognuno si dovrà prendere le proprie responsabilità”.

In particolar modo Rota è contraria alla via del “taglio alle spese” scelta dall’amministrazione in alternativa all’aumento delle tasse: tante, troppe, le proprietà comunali che necessiterebbero di una ristrutturazione, la quale però non può essere avviata per la mancanza di fondi.

Fattibile la sistemazione del palazzo di Giustizia, la rimozione dell’amianto nelle scuole e fattibili tutte lo opere sostenute da finanziamenti regionali, ma per villa Ponchielli, villa Manzoni, palazzo Belgiojoso, la torre civica, i magazzini comunali di via Rosmini, i due ponti…la ristrutturazione resta che “non s’ha da fare”.

“Va bene inviare una mozione a Letta, si può anche scrivere a tutto il mondo – rincara la dose Francesca Rota -, ma non credo ci saranno miglioramenti, visto il debito pubblico e la situazione generale in Europa…i cambiamenti dobbiamo farli noi”.

Le dichiarazioni dell’assessore trovano consenso all’interno della minoranza. Antonio Pasquini, consigliere del “nuovo centrodestra” condivide l’analisi della Rota e la definisce “una dei pochi elementi della maggioranza che non cercano il consenso”, Pasquini è però discordante in fatto di soluzioni al problema: non appoggia l’idea di aumentare le tasse e illustra altri mezzi come il recupero dell’evasione o l’evitare di approvare il Pgt in ritardo.

Il sindaco Virginio Brivio risponde al suo assessore chiedendole in primo luogo di non banalizzare le mozioni inviate a Letta e ribadisce poi di “non aver alcuna intenzione di alzare la pressione fiscale anche se nel prossimo anno andranno rivisti gli appalti, le convenzioni con le scuole paritarie e andranno ridotti gli affitti”. In merito a villa Manzoni e al ponte Visconti, Brivio sottolinea che “si stanno già prendendo accordi con il ministero della cultura affinché vengano riconosciuti come beni rilevanti e quindi aventi diritto a fondi statali” e conclude sottolineando che “bisogna eliminare la zavorre, facendo pulizia di tutto quello che è stato riscontrato dalle ispezioni ministeriali di quattro anni fa e decidendo le sorti delle proprietà comunali inutili”.

Massiccia presenza in aula di dipendenti della Leuci, che hanno esposto uno striscione all’esterno per richiamare l’attenzione sul dramma dell’azienda lecchese.

LEUCI STRISCIONE CONSIGLIO COMUNALE