LECCO – Un fiume di emendamenti, ben 42, sono stati presentati da parte della minoranza in occasione dell’approvazione da parte del consiglio comunale del Documento Unico di Programmazione 2016/2017/2018 e del bilancio di previsione per gli esercizi finanziari 2016/2017/2018, documenti giunti all’approvazione dopo oltre sei ore di assemblea che hanno confermato una maggioranza compatta e capace – forse anche intenzionata – a procedere da sola.
Il Dup, concepito come strumento di programmazione strategica che affianca il bilancio di previsione, è stato introdotto solo lo scorso anno da un decreto legge: “È la prima volta che si sostanzia il Dup – spiega infatti il sindaco Virginio Brivio – sia in obiettivi di carattere generale sia come accompagnamento alle manovre finanziarie. Nella stesura del documento abbiamo puntato sulla capacità più interna di far ripartire gli investimenti e attivare altre modalità di finanziamento, come quelle derivanti da forme di collaborazione tra pubblico e privato, da fondazioni regionali e nazionali e dai finanziamenti europei”.
Proprio a questo importante documento di indirizzo e di conseguenza anche al bilancio di previsione, parte della minoranza ha voluto proporre delle modifiche, tradotte in emendamenti, volte a convogliare delle risorse che il sindaco e la giunta hanno previsto per alcune aree e alcune voci di spesa, ad altre ritenute prioritarie. Un primo pacchetto di 23 emendamenti, cinque al Dup e 18 al bilancio, è quello presentato in maniera congiunta da Massimo Riva del Movimento 5 Stelle e Ivano Donato, esponente di maggioranza di Appello per Lecco ed ex-assessore della prima giunta Brivio.
La scuola oggetto delle riflessioni di Ivano Donato: “Ad agosto scadrà la convenzione con le scuole paritarie dell’infanzia. Esse sono importanti e insostituibili per la città e l’impegno da parte dell’amministrazione è giustamente rilevante, tuttavia in occasione del rinnovo della convenzione, noi proponiamo una valutazione economica sulla base della tariffazione puntuale in relazione al reddito calcolato con l’Iseeu per superare il sistema a fasce e chiediamo anche che si tenga in considerazione di stanziare una cifra in base al numero di bambini frequentanti residenti a Lecco”. Mentre il consigliere grillino chiede con il suo emendamento “che sia valutata l’attuabilità del miglioramento della qualità del servizio mensa”. Tema questo sollevato con un ordine del giorno anche dalla minoranza di sinistra con Alberto Anghileri e dalla maggioranza con Gianluca Corti, entrambi approvati in fase di votazione. L’emendamento sulla ristorazione di Riva-Donato è invece respinto, mentre quello sulla convenzione con le paritarie è ritirato dalla minoranza, in virtù del fatto che il Pd ha presentato un ordine del giorno che lo riprende fedelmente e che sarà approvato nel corso della seduta.
Bocciate anche le proposte di modifica in materia di ecologia: “Il comune di Lecco è non al 60% della raccolta differenziata come si legge nel Dup ma al 56%. Noi vorremmo proporre un obiettivo più puntuale: il raggiungimento del 75% di raccolta differenziata e la diminuzione del rifiuto pro-capite indifferenziato a 100 chili pro-capite a fronte dei 184 attuali. Ci sono ampi margini di miglioramento, visto che la provincia nel complesso è già arrivata a 150 chili pro-capite” insite Riva. Approvato invece l’emendamento che propone di rinegoziare il debito del comune con Deutsche Bank per portarlo alle attuali condizioni di mercato.
Per quanto riguarda gli emendamenti al bilancio, “li abbiamo raggruppati attorno a tre macro-voci – spiega ancora Massimo Riva – Una attiene il servizio turistico: può essere reperita una cifra di 270.000 euro dalla ‘missione 1’ lavorando sui diversi programmi, che può essere stanziata a favore della ‘missione 7’ per dare senso compiuto alla volontà di potenziare la vocazione turistica. Una cifra di 285.000 euro di spese correnti e solo 15.000 euro di conto capitale stanziati a oggi sono ridicoli, bisogna almeno prevedere un 1% del bilancio se si vuole ritenere questo settore strategico”. Le altre due aree interessate dalla proposta guardano invece al sociale: “Il laboratorio di Artimedia – rivendica Donato – è basato sul lavoro e la partecipazione dei ragazzi disabili, in un centro che consente di svolgere attività e di sperimentare possibilità di inserimento. Per questa voce si potrebbero reperire 100.000 euro, stornando da altri programmi come quelli inerenti le spese di viaggio per gli amministratori e la cancelleria. Lo stesso vale per i 45.000 euro che noi proponiamo di destinare alla morosità incolpevole, per fornire a questi cittadini una possibilità di salvaguardia ed evitare che essi diventino utenti dei servizi sociali”. L’intero pacchetto di emendamenti al bilancio proposto da Riva e Donato non otterrà il voto favorevole dell’aula.
Stessa sorte toccherà ai 15 emendamenti al Dup proposti da Sinistra cambia Lecco con Alberto Anghileri. Le idee del consigliere spaziavano dal tema dei rifiuti e del teleriscaldamento, a quello della trasparenza e legalità, alla proposta di prevedere forme di bilancio partecipato con i cittadini. E poi ancora l’idea di “valorizzare i beni e le attività culturali con uno studio di fattibilità di un museo del ferro nella valle del Gerenzone in quanto luogo da cui è nata l’industria lecchese”. Anghileri proponeva anche di elaborare “un piano di risparmio energetico per i palazzi comunali ed estendere le funzioni di controllo della polizia locale”. Infine di “pensare ad un progetto per introdurre una forma di reddito minimo di contrasto alla povertà, di prevedere l’accesso alla mensa comunale per chi è sotto la soglia di povertà e di individuare luoghi di socializzazione rivolti agli anziani in tutti i rioni, con la collaborazione di associazioni, volontari, circoli o altri locali comunali sul modello del Giglio”. Ma nessuna di queste proposte di modifica è appunto accolta.
Non ha molta più fortuna Andrea Corti della Lega che chiede che il Dup preveda la possibilità per gli studenti lecchesi non iscritti al Politecnico di avere un’aula studio all’interno della struttura di via Previati. Trova invece voto favorevole la proposta del legista di “mettere in sicurezza la biblioteca che negli ultimi anni è diventata un ricovero a cielo aperto per persone con evidenti difficoltà sociali. Bisogna superare questa situazione e rendere la biblioteca agli utenti”.
Il Documento Unico di Programmazione con gli emendamenti che sono passati, viene approvato dall’aula con il voto a favore di 20 consiglieri e quello contrario dei nove rappresentanti delle minoranze rimasti in aula sino al termine dell’estenuante seduta. Anche il bilancio di previsione per il triennio 2016/2018 viene approvato, all’una e mezza di questa notte al termine di una seduta iniziata alla 19 di sera.
Al bilancio spicca il voto contrario del consigliere di maggioranza Ivano Donato: “Con i nostri emendamenti abbiamo voluto portare in aula una discussione concreta su cose fattibili. Si basano su una valutazione del bilancio che deve dare delle priorità: noi spostiamo risorse da un capitolo che aveva una sostanza effimera ad altri più concreti. È un ragionamento semplice, governare secondo scienza e coscienza, in base ad un criterio di priorità: è più importante la corrispondenza o un servizio per la disabilità sul territorio?”
Amareggiato anche Anghileri: “Voto contro questo bilancio. Quello di non approvare nessuno degli emendamenti proposti è una scelta politica miope, frutto di una deriva renziana spaventosa, che ragiona con la logica ‘siamo autosufficienti e votiamo quello che vogliamo’”. Opinione condivisa da un sarcastico Filippo Boscagli che nota come la maggioranza continui a proseguire in autonomia mentre alle minoranze non resti che “continuare a complimentarci tra di noi per proposte sistematicamente respinte“.
Manuela Valsecchi