LECCHESI NEL PALLONE:
ALFREDO MAGNI RICORDA
IL SUO MONZA QUASI IN A.
“AL LECCO? UN BERLUSCONI”

LECCO – Ultimi scampoli di campionato, in serie B e C, poi tra due settimane la stagione agonistica 2021/22 andrà ufficialmente in vacanza.

In serie B festeggia il Monza del difensore centrale di Casatenovo Lorenzo Pirola corsaro a Pisa (3-4 dopo i supplementari) e neopromosso in A insieme ai suoi compagni, il ragazzo viene impiegato sino al 90. Una prestazione altamente positiva “macchia” sull’1 -0 toscano esclusa. Grande festa dunque a Monza dove i biancorossi entrano nella storia salendo nella massima categoria dopo 110 anni dalla fondazione. In diverse occasioni i brianzoli nel passato andarono vicini all’impresa, la più eclatante è targata 1976/77 quando nello spareggio di Bologna il Monza allora guidato dal missagliese Alfredo Magni venne sconfitto 2-0 dal Pescara.

In serie C gioisce il Padova di mister Massimo Oddo, l’ex Lecco ha la meglio nella doppia sfida con il Catanzaro, (2-1) del liernese Riccardo Gatti ancora relegato in panca e dei due ex blucelesti Martinelli e Carlini e si guadagna la finale contro il Palermo.

Ma torniamo su Magni, l’arzillo ’82enne ex tecnico monzese ricorda non senza emozione gli anni che furono: “Diciamo che loro sono stati più bravi di noi che siamo andati quattro volte a Roma, senza vedere il Papa. Comunque erano altri tempi e un altro calcio, sono felice che Monza abbia sfatato questa sorta di tabù”.

Nessun dispiacere per aver perso lo scettro dell’allenatore che mai si era così avvicinato al gota del pallone alla guida del team ora allenato da Stroppa?
Assolutamente no, anzi dopo Legnano, Atalanta, Cremonese, Brescia, Lecco, Como Busto, Varese mancava solo Monza al banchetto degli invitati finalmente il gap è stato annullato e ne sono contento”.

A questo punto invitarla alla festa celebrativa ritengo sia più di un dovere…
Credo di sì, anche se già in passato sono stato invitato a dei ritrovi in casa Monza. Conosco Adriano Galliani da una vita, con lui ho lavorato per dieci anni. Ancora adesso ci sentiamo a scadenza quindicinale”.

A proposito, che tipo di persona è Galliani?
Direi molto in gamba, io mi ci sono sempre trovato bene”.

Ha seguito il Monza a Pisa?
No ormai sono anziano, l’ho vista in Tv. Onestamente sul 2-0 pensavo fosse finita ma sono contento di essermi sbagliato, durante l’anno però spesso sono andato allo stadio quando si giocava in casa. Ora con la promozione in A credo diventerò un più assiduo frequentatore”.

Berlusconi ha già parlato di scudetto e coppa dei Campioni.
Beh se lo dice lui ci credo, i soldi per farlo non gli mancano di certo”.

Dai campetti della serie D a San Siro nello spazio di un lustro, che dire?
È un onore per noi brianzoli giocare con formazioni dello spessore di Inter, Milan Juventus, Napoli, Roma, Fiorentina, Lazio e via discorrendo. Un regalo per il nostro popolo se poi faremo bella figura, tanto di guadagnato”.

L’anno prossimo tornerà formarsi una sorta di Lega Lombarda, composta da Inter, Milan, Atalanta, Cremonese e Monza. Negli anni Ottanta c’erano oltre le due milanesi, Atalanta, Brescia, Como, Cremonese e Varese, bene così?
Egoisticamente direi di sì anche se è giusto che il campionato italiano sia rappresentato da più regioni”.

Meglio il suo, o questo calcio?
Difficile confrontare epoche così distanti. Certo ai miei tempi era un mondo più vero a misura d’uomo, un po’ come accade nella vita quotidiana”.

Il Covid e la guerra, che è prepotentemente tornata d’attualità, lei nella seconda guerra mondiale era un bimbo quindi di ricordi poco o nulla, ma avrebbe pensato che all’alba del 2022 potessero ripetersi certe situazioni?.
Assolutamente no, il paese sta correndo un rischio enorme e la vita di noi tutti è stata inevitabilmente falsata”.

Magni in chiusura due parole sul Lecco.
Dei blucelesti ho dei buoni ricordi, nelle scorse stagione spesso ero al Rigamonti a visionarli per lavoro e non solo. Purtroppo stanno attraversando momenti complicati, ecco diciamo che il soldo fa molto, trovassero anche loro il Berlusconi di turno cosa che auguro di cuore, beh allora anche il Lecco farebbe presto a ritrovarsi nel calcio che conta”.

Alessandro Montanelli