LE “SENTINELLE IN PIEDI”
ARRIVANO A LECCO.
IN 140 IN PIAZZA XX SETTEMBRE

LECCO – E alla fine sono arrivate anche a Lecco. Le sentinelle in piedi hanno toccato pure il Lario orientale dopo essere passate in numerose piazze italiane.

Nel pomeriggio di sabato circa 140 persone si sono ritrovate in piazza XX settembre per manifestare silenziosamente. In piedi, leggendo un libro, i partecipanti si sono trovati tra le 17 e le 18 per una curiosa forma di protesta. Notata la presenza di molti esponenti di Cielle.

La veglia è stata organizzata da un gruppo di lecchesi che vogliono difendere la libertà di opinione e di espressione, tutelare i diritti dei bambini e il matrimonio composto da un uomo e una donna. “Ogni manifestante legge un libro in silenzio – spiega Andrea Zaccone, uno degli organizzatori -. Il significato è profondo perché un libro può aprire la mente e consente di argomentare meglio le proprie opinioni”.

Le Sentinelle in piedi sono contrarie al disegno di legge Scalfarotto sul contrasto all’omofobia che attualmente in discussione al Senato. “Noi vogliamo affermare che l’unica famiglia è quella tradizionale e non vogliamo essere discriminati perché la pensiamo diversamente – prosegue -. Se passasse quella legge chiunque sia contrario alle adozioni da parte di coppie omosessuali potrà essere denunciato per omofobia e quindi rischiare fino a un anno e sei mesi di carcere”.

Sentinelle in piedi

Come nelle altre città i manifestanti si sono riuniti con un cordone di forze dell’ordine intorno per evitare intralci. “Non siamo contro le persone omosessuali, ognuno ha il diritto di vivere come vuole, ma secondo noi questa non è la normalità. Vogliamo poterlo dire tranquillamente – conclude Zaccone -, senza che nessuno ci discrimini per la nostra opinione”.

Il riferimento è alla proposta di legge Scalfarotto ed altri “Modifiche alla legge 13 ottobre 1975, n. 654, e al decreto-legge 26 aprile 1993, n. 122, convertito, con modificazioni, dalla legge 25 giugno 1993, n. 205, per il contrasto dell’omofobia e della transfobia” (245). Dunque queste “Sentinelle” si oppongono  al contrasto dell’omofobia. Come è ovvio, in un paese civile possono “dirlo tranquillamente”. Così come il Parlamento ha il diritto anzi il dovere di esaminare, valutare, eventualmente emendare e votare questa proposta.

Al termine della manifestazione l’associazione GLBTS lecchese “Renzo e Lucio” ha consegnato ai partecipanti fiori e una lettera, in un clima disteso e senza polemiche.