LE DUE TORRI E WATERLOO,
MA C’E ANCHE UN LUNA PARK.
“I LEGO AL POSTO DI UN’AUTO”

itlug 2016 4LECCO – La torre più alta supera abbondantemente i due metri e mezzo. “Arriva a 262 centimetri” spiega Daniele Lovati, in arte Cucù. Armato di pazienza certosina l’uomo, proveniente da Abbiategrasso, per la prima volta è presente all’Itlug. E tempo fa ha ideato una costruzione ispirata all’universo del Signore degli anelli, con due torri e i rispettivi eserciti che si danno battaglia. “Ho iniziato due anni fa – spiega – ora l’opera è terminata. Ho utilizzato oltre 400mila pezzi e con quello che ho speso avrei potuto comprarmi un’utilitaria. Ma sono molto soddisfatto”. La costruzione ha anche un significato ben preciso. “Rappresenta il male presente nell’umanità. Ma nonostante tutto c’è ancora un po’ di bene che riesce a resistere ed è presente con un avamposto con colori più chiari”.

Un’altra battaglia, questa volta avvenuta realmente, è stata ricreata da Johan Leys, belga venuto sulle sponde del Lario proprio per la festa dei Lego. “Ho anche visto Como e Bellagio – precisa l’espositore -, essendo in vacanza sono passato anche in altri posti oltre a Lecco, dove comunque mi sto trovando molto bene”. La sua costruzione è una riproduzione della battaglia di Waterloo, avvenuta nel 1815, che vide la fine del periodo napoleonico. Proveniente dalla zona di Genk, Johan ha studiato bene il campo e i due schieramenti, tanto che il modello originale è largo dieci metri e lungo tre. “Ho numerato tutti i pezzi principali dell’opera, l’ho smontata e l’ho rimontata qui anche se in piccolo, altrimenti non ci stava”.

itlug 2016 3È invece completa la costruzione di Lorenzo Battaglieri, toscano trapiantato in Valtellina e presidente di ValtBricks, un gruppo di appassionati di Lego. Il suo lavoro rappresenta, di base, un Luna park e ci sono circa 20-25mila pezzi. “Dopo i diecimila ci siamo stufati di contare, comunque non sono tantissimi” racconta l’espositore. Ma il pezzo forte dell’opera è rappresentato dalla tecnologia. “Sul trenino che gira intorno al plastico è montata una telecamerina che trasmette in diretta sul piccolo schermo del drive in. Siamo gli unici presenti con illuminazione dinamica, poi ci sono trivelle in azione e abbiamo ricreato pure le scritte nel grano spesso attribuite agli alieni. E c’è pure una strada sopraelevata”.

 

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