LE ASSOCIAZIONI (O QUASI):
IL VILLAGGIO DI BALLABIO
PER VIVERE IN COMUNITÀ

BALLABIO –  Ogni settimana parliamo di associazioni o gruppi che stanno per diventarlo. Se volete raccontare le vostra esperienza scriveteci a redazione@www.lecconews.news. Questa settimana intervistiamo Giorgio Borsani, referente delle accoglienze per la Comunità “Il Villaggio” di Ballabio.

Chi siete? MCFlogo
La nostra comunità è un’associazione, sita in un grande caseggiato a Ballabio, che fa parte di una più grande realtà: l’Associazione Mondo di Comunità e Famiglia.  Il Villaggio riunisce cinque famiglie, per un totale di venticinque membri, con bambini e ragazzi dai quattro ai venticinque anni.

Cosa fate?
Ogni famiglia ha un proprio appartamento,  ma esistono degli spazi comuni dove ci riuniamo in alcune occasioni, come le riunioni di condivisioni mensili legate a temi teorici, ma anche momenti organizzativi relativi a questioni più pratiche, come la spesa, che viene effettuata in comune (cosa che ci permette di risparmiare). La gestione del denaro è infatti condivisa: tutti le famiglie contribuiscono e, ad inizio mese, compilano un assegno bianco con la cifra che stimano sia necessaria per i trenta giorni successivi. Si tratta di uno strumento di fiducia che regola i rapporti tra le famiglie. Le questioni concrete riguardano inoltre,  l’accoglienza ai gruppi. La nostra comunità si è dotata infatti anche di un ampio salone con annesse una cappellina e una cucina e 3 grandi camere che permettono di offrire 30-35 posti letto. La dimensione cattolica è sentita a diversi gradi nelle varie comunità, in origine la nostra associazione è stata fondata da alcuni sacerdoti, ma siamo laici e consideriamo la diversità un valore. In questi anni, in quasi tutti i fine settimana, si sono infatti avvicendate diverse tipologie di gruppo, dagli scout agli oratori, dai gruppi famigliari e parrocchiali ad associazioni di varia natura. Offriamo infine anche spazi di accoglienza temporanea a persone esterne.

villaggioQuando siete nati?
L’Associazione Mondo di Comunità e Famiglia, che oggi conta 35 comunità in tutta Italia, è nata nel ’78 a Villapizzone, per iniziativa di alcune famiglie e di un gruppo di preti gesuiti un po’ ‘rivoluzionari’.
La nostra personale esperienza ha inizio nel ’94:  appena sposati, io e mia moglie, con alcuni amici, abbiamo vissuto in una cascina nella zona di Agrate, che contava anche una comunità di minori entro la quale lavoravamo. Nel 2000 ci siamo trasferiti a Ballabio con altre due famiglie: abbiamo ristrutturato e reso abitabile una grande casa vacanze, ormai dismessa, dataci in comodato d’uso dall’ente “Figli della Divina Provvidenza” che la utilizzava come colonia estiva per bambini orfani. Il grande caseggiato è stato diviso in appartamenti e ad oggi vivono qui cinque famiglie provenienti dal milanese, da Lecco e da Chiavenna.

Come è nata questa passione?condividione
Come coppia e famiglia desideravamo vivere la dimensione dell’impegno sociale condiviso. La mia esperienza ha inizio nel gruppo oratoriano: i momenti aggregativi e le occasioni di fare qualcosa per gli altri mi hanno permesso di scoprire una dimensione che mi rendeva felice.

Cosa consiglieresti a chi si avvicina per la prima volta al vostro gruppo?
Per entrare nella nostra associazione c’è un percorso da seguire: si inizia con i gruppi di condivisione, aperti non solo alle famiglie ma anche ai single e ai divorziati. In queste occasioni utilizziamo il mezzo della condivisione: non c’è dibattito, ma ogni persona espone il proprio pensiero, una volta soltanto. Gli altri la accettano e basta: non sono in discussione i sentimenti e i pensieri del singolo. Questi incontri sono un’occasione per conoscersi: alcuni poi possono decidere se provare a venire nella nostra comunità per un periodo, in modo da capire se la scelta che si preparano a compiere è quella giusta per loro. Nel caso invece in cui si voglia fondare una nuova comunità si formano dei gruppi di lavoro e si cerca un immobile da ristrutturare.

caseSicuramente vivere insieme è più faticoso: ma il confronto continuo non permette di ‘addormentarsi’ sulle proprie posizioni ma spinge sempre a mettersi in discussione. Inoltre lo stare insieme consente una liberazione di energie: si rompono i piccoli nuclei familiari e si trova la forza di dare una mano a chi ha bisogno.

Quali sono i vostri programmi futuri?
Ci auguriamo che la nostra, e le nostre, famiglie crescano bene. Per quanto riguarda il futuro dei nostri figli, ovviamente toccherà a loro scegliere come vivere:  la nostra speranza è quella di aver dato loro degli strumenti validi per decidere se vogliono o meno abbracciare questo stile di vita.

Chiara Vassena

 

SCHEDA

Nome:  Comunità “Il Villaggio”
Luogo: Ballabio, Via Ponte dei Re 6 20400 Ballabio Superiore (LC)
Anno di Fondazione: 2000
Tipologia: Vita comunitaria
Soci: 25
Contatti:  http://www.comunitaefamiglia.org/index.php?option=com_content&view=section&id=36 – https://www.facebook.com/Comunit%C3%A0-e-Famiglia-527306407349560/timeline/