LAVORO/ACCORDO TRA API
E SINDACATI SU DETASSAZIONE
E PREMI PRODUTTIVITÀ

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LECCO – L’Api di Lecco ha siglato con le organizzazioni sindacali della provincia – Cgil Lecco, Cisl Monza Brianza Lecco e Uil del Lario – un accordo territoriale che consente anche alle aziende medio-piccole prive di rappresentanza sindacale interna e ai loro lavoratori di accedere alle agevolazioni vigenti in materia di premi di risultato connessi a comprovati incrementi di produttività, redditività, qualità, efficienza e innovazione.

Grazie alla costituzione di un apposito Comitato territoriale di valutazione e monitoraggio, composto da rappresentanti di ciascuna organizzazione contraente, le imprese hanno la possibilità di erogare ai propri dipendenti premi di produttività usufruendo delle agevolazioni previste dalla normativa, che consistono, se il premio viene erogato in busta paga, in una riduzione del tetto all’aliquota del 10%, oppure in una detassazione totale, qualora il lavoratore preferisse convertirlo in misure di welfare integrativo.

“Sono pienamente soddisfatto di aver trovato un accordo con tutte le sigle sindacali su un tema di interesse sia per le aziende sia per i lavoratori – ha dichiarato Luigi Sabadini, presidente dell’Api di Lecco – Infatti, nonostante le Pmi costituiscano il 90% delle imprese non solo del nostro territorio, ma anche su scala nazionale, la contrattualistica è ancora troppo spesso concepita sulla base delle esigenze e della realtà della grande industria. Riteniamo che sia sempre più urgente spostare l’attenzione, anche nel ripensare i contratti, da un’ottica settoriale a una dimensionale”.

“L’introduzione di forme di salario variabile legate ai risultati ha anche il pregio di riportare il tema del lavoro sul territorio, conferendo alle Associazioni locali un ruolo da protagonista e confermando il modello della contrattazione su due livelli – ha continuato Sabadini – Ma ciò che più conta è che si apre una nuova sfida per il futuro: noi come Api vogliamo lavorare insieme a tutti gli altri attori presenti sul territorio per strutturare un’offerta di servizi di welfare integrativo ritagliata sulle esigenze specifiche dei lavoratori e basata sulle realtà fornitrici di servizi già attive a livello locale. È un progetto che ci permetterà non solo di sfruttare appieno le agevolazioni concesse dalla Legge, visto che nel caso di fruizione dei premi per prestazioni non monetarie l’aliquota è allo 0%, ma anche di delineare una nuova e importante prospettiva di sviluppo a totale beneficio dell’economia del nostro territorio”.

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Soddisfatto anche il segretario provinciale di Cgil Wolfango Pirelli: “Dobbiamo riconoscere alla Legge di stabilità il merito di aver consentito una detassazione così importante dei premi di risultato che, integrandosi con un insieme sempre più ampio di misure di welfare addizionale, arrecheranno importanti benefici sia alle imprese sia ai lavoratori”.

“Il documento che abbiamo firmato è segno che sta cominciando a svilupparsi un modello contrattuale nuovo, in cui il salario è strettamente connesso al tema della produttività – ha aggiunto Salvatore Monteduro, numero uno della Uil del Lario – Altro elemento decisivo è che, a fronte di una diminuzione dei fondi statali, ma anche dei problemi previdenziali causati dal passaggio dal sistema retributivo a quello contributivo, sta prendendo forma un sistema di welfare che integri, senza sostituire, quello pubblico, per esempio in materia di previdenza e sanità. Vorrei concludere sottolineando che non è sottovalutabile l’esito della maggiore disponibilità finanziaria in busta paga per le ricadute sia in termini di consumi sia di occupazione”.“Concordo nel riconoscere che questo sia un accordo davvero di grande importanza – ha affermato Rita Pavan, Segretario della Cisl di Lecco, Monza e Brianza – perché finalmente non si tutela solo chi lavora nella grande impresa. Inoltre, è un caso di reale win-win: da questo accordo, infatti, ci guadagnano entrambe le parti perché mentre le aziende hanno la possibilità di premiare per il miglioramento dei risultati, i lavoratori possono godere di qualche strumento in più per migliorare la propria condizione, investendo per esempio in previdenza integrativa, negli asili nido o, semplicemente, nel carrello della spesa. Ma soprattutto questo accordo dimostra che si è compreso che la maggiore produttività non si ottiene facendo lavorare di più le persone, ma facendole lavorare meglio. Il tutto in un contesto di generale riduzione delle risorse a disposizione. Si incentiva, insomma, una partecipazione proattiva dei dipendenti all’attività dell’azienda”.

A poter usufruire dell’Accordo sono sia le imprese associate ad Api, sia quelle che conferiranno mandato all’associazione per la sua applicazione. Per maggiori informazioni si può contattare l’ufficio relazioni industriali dell’Associazione Piccole e Medie Industrie al numero 0341 282822.