LECCO – Il fenomeno della “desertificazione bancaria” nel territorio lecchese prosegue: dopo la chiusura di alcune filiali di IntesaSanPaolo nel dicembre 2021, ora è il turno della Deutsche Bank. Sono 248 gli esuberi a livello nazionale comunicati dall’azienda con un’informativa inviata alle organizzazioni sindacali, risultato della decisione di accorpare entro il 31 marzo 2023 15 sportelli, che vanno ad aggiungersi ad altri 5 accorpamenti già previsti entro il 31 dicembre 2022 e ad altrettante conversioni in DB Easy, una sorta di filiale online. La nostra provincia risulta particolarmente colpita da questa scelta, visto che a Lecco ha sede la direzione dell’Area nord della banca, presso gli uffici del Centro Meridiana al Caleotto; se nel 2013 solo qui lavoravano 130 dei 400 dipendenti totali nel lecchese, il numero attuale si è ridotto a 40/50.
La banca tradizionale subirà così un radicale cambiamento: oltre alla riduzione degli sportelli, che costringerà le lavoratrici e i lavoratori rimasti a trasferimenti a chilometri di distanza, sarà ridotta notevolmente l’operatività di cassa, per privilegiare la consulenza da remoto e gli Hub amministrativi. Un tale ridimensionamento, ovviamente, rende sempre meno attrattiva per un giovane diplomato e/o laureato la professione creditizia, tanto più che le banche sono maggiormente alla ricerca di profili con competenze informatiche rispetto agli addetti ai servizi di base rivolti alla clientela.
Rosario Salzano, segretario responsabile Fisac Cgil di Deutsche Bank, così commenta la vicenda: “Per il raggiungimento di un accordo le priorità assolute da parte nostra saranno le garanzie sulla mobilità territoriale, perché questa volta sono tanti gli sportelli in chiusura con un serio rischio di trasferimenti a diversi chilometri di distanza, e un vero ricambio generazionale, con nuove assunzioni soprattutto sulla rete degli sportelli, che già ha sofferto nel periodo emergenziale e che sarà oggetto ancora una volta di una notevole riduzione degli organici”. Aggiunge Davide Riccardi, Segretario generale Fisac Cgil Lecco: “Crediamo che l’accesso ai servizi finanziari non possa essere lasciato solo ai canali virtuali, soprattutto pensando a quelle aree dove la copertura della rete internet non è sempre ottimale”.