L’AICC SPIEGA COME BISANZIO
HA SALVATO I CLASSICI

logo_aiccLECCO – “Il grande veicolo, ovvero come e perché Bisanzio ha salvato i classici greci”: questo il tema affascinante proposto dalla prossima conferenza dell’AICC (Associazione Italiana di Cultura Classica). Ne parleranno il prof. Paolo Cesaretti e la prof.ssa Edi Minguzzi, venerdì 26 gennaio alle ore 21, nell’Aula Magna del Liceo “Manzoni” di Lecco.

Paolo Cesaretti si è laureato in Lettere Antiche all’Università di Pisa, ha vinto borse di studio del Ministero degli Esteri e rivestito importati mansioni in ambito universitario in prestigiosi atenei italiani e stranieri. Insegna ora Letteratura Greca, Civiltà Bizantina e Storia Romana all’Università di Bergamo. Al centro dei suoi studi sono il periodo tardo antico e in particolare l’età bizantina. Edi Minguzzi insegna Lingua Greca all’Università Statale di Milano ed è stata docente anche al Liceo Manzoni di Lecco.
Le parole che gli autori inseriscono nella presentazione del testo ben ne sottolineano l’importanza:  “Come nessun’altra lingua, anche dopo millenni, la lingua greca è vivente non solo per i milioni di parlanti attivi ma in tutte le lingue europee moderne: forse miliardi di persone, in ogni continente, anche per il tramite della globalizzazione culturale, ne pronunciano migliaia di parole al giorno, e non lo sanno. L’italiano ne è ricco persino più delle altre, perché ha assorbito la cultura greca fin dalle origini attraverso la mediazione latina”.