CALOLZIOCORTE – “L’ho visto passar giù“. Giuseppe Rocchi parla e non si ferma. Per lui, soccorritore della montagna, non è la prima volta di incontro con la morte. “Ma mai così. Si stava cambiando la maglietta prima dell’attacco del primo tiro, stavamo chiacchierando”.
Anche per lui il colpo è duro. Ne parla e ne parla. Raccontare è un momento necessario per lasciare andare il drammatico peso dell’incidente, complice una conversazione volante con l’amica cronista.
Non c’è disperazione, l’essere parte del Soccorso Alpino e responsabile della stazione di Lecco lo mantiene entro la razionalità. La rabbia contro il destino sì: “Aveva appena finito il corso di arrampicata a giugno e stava programmando un giro sul Monte Rosa la prossima settimana. E’ incredibile”. E anche il dolore e il pensiero fortissimo per la vedova: “Guarda che roba che le è arrivata addosso”.
Si prospettava una domenica di sole, una di quelle che è bello trascorrere in compagnia. Ieri sera nel gruppo del Cai di Caloziocorte sono corse le telefonate, destinazione il “Fungo” in Grigna. Stamane si radunano in otto, Stefano Piazzoni è della compagnia, anche Roby Chiappa (alpinista, soccorritore e fratello dell’altrettanto famoso Daniele Chiappa) si unisce un po’ più tardi.
Sulla maledetta cengia sono in tre, i primi ad arrivare all’attacco della via. Si cambiano maglietta. Rocchi dice all’amico Piazzoni. “Sei a posto, andiamo?” ma non c’è risposta, l’occhio vede il compagno che cade. Chissà, forse un movimento istintivo, magari un brivido per l’aria fredda che scende e la sosta si trasforma in una trappola. Un attimo e 120 metri più sotto arriva l’incontro con il destino che per ognuno di noi ha un luogo diverso.
N. A.
TRAGEDIA IN GRIGNETTA.
PERDE LA VITA IN UN CANALONE
STEFANO PIAZZONI DI M.MARENZO