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CAPRONI, ANNI 50 E 60, SISMI
E ROBOTICA NELLE TRACCE

SPECIALE ESAMI MATURITA largeLECCO – Dalle 8:30 di oggi circa duemila studenti lecchesi (mezzo milione in Italia) nelle scuole superiori del capoluogo e dintorni saranno impegnati nella prova scritta di italiano, la prima dell’esame di Stato. La seconda, sulla materia d’indirizzo, sarà già domani, mentre l’ultimo scritto – il test interdisciplinare – è in programma per lunedì 26 giugno.

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09:10 Ricapitolando le tracce della prima prova scritta della maturità 2017:
“Versicoli quasi ecologici”
dalla raccolta Res Amissa del livornese Giorgio Caproni per l’analisi del testo
“La natura tra minaccia e idillio nell’arte e letteratura”
per il saggio artistico-letterario (comprende una riflessione su Idillio primaverile di Giuseppe Pelizza da Volpedo e immagini di quadri di William Turner). Negli allegati pure alcuni versi di Giovanni Pascoli
“Disastri e ricostruzione”
(saggio breve)
Robotica e futuro tra istruzione, ricerca e mondo del lavoro
(ambito tecnico-scientifico) con un articolo di Enrico Marro dal Sole 24 Ore su “Nuove tecnologie e lavoro”
Progresso e miracolo economico italiano negli anni 50 e 60 del 900
(tema storico) con citazioni da Piero Bevilacqua (“Lezioni sull’Italia repubblicana”) e Paul Ginsborg da “Storia d’Italia dal dopoguerra a oggi”.

08:53 Il tema storico è su I decenni 50 e 60

08:50 Ancora una traccia (tema scientifico-tecnologico): Nuove tecnologie e lavoro, robotica e futuro

08:46 Altra traccia (saggio breve storico politico, sui sismi e non solo): scelta tra
Disastri e ricostruzione
e Idillio e minaccia nei confronti della natura

08:41 Analisi del testo/Giorgio Caproni “Versicoli quasi ecologici
In questa lirica postuma di Giorgio Caproni (1912 – 1990), tratta dalla raccolta Res amissa (vale a dire, la cosa perduta), il poeta già ottantenne sembra suggerirci che tra le cose perdute, di cui sente terribilmente la mancanza, c’è senza dubbio quello stretto delicato rispettoso rapporto tra uomo e natura vivente che, tutto sommato, era presente ai tempi della sua giovinezza. Lo stravolgimento dell’equilibrio ecologico ci sta regalando un clima impazzito (con punte record di caldo e piogge alluvionali in questi giorni) e ricadute economiche, che se  fanno lievitare il PIL (vero, signor Renzi?), non portano alcun benessere ai cittadini. Per Caproni la specie umana è la sola in grado di rendersi nociva a sé stessa e alle altre specie vegetali e animali. Belli e significativi i versi: L’amore
finisce dove finisce l’erba e l’acqua muore. Ci fanno pensare a quanto già aveva notato negli anni ’30, profeticamente, Pierre Drieu La Rochelle: “Quando l’uomo naturale non esiste più, presto si disgrega anche l’uomo sociale”. Di rilievo il monito finale del poeta: Come potrebbe tornare a essere bella, scomparso l’uomo, la terra. E’ vero. L’uomo può distruggere se stesso, ma, attenzione: la natura, per vivere, non ha bisogno dell’uomo.
[da Barbadillo.it]

08:39 Caproni per il saggio breve:

Non uccidete il mare,
la libellula, il vento.
Non soffocate il lamento
(il canto!) del lamantino.
Il galagone, il pino:
anche di questo è fatto
l’uomo. E chi per profitto vile
fulmina un pesce, un fiume,
non fatelo cavaliere
del lavoro. L’amore
finisce dove finisce l’erba
e l’acqua muore. Dove
sparendo la foresta
e l’aria verde, chi resta
sospira nel sempre più vasto
paese guasto: Come
potrebbe tornare a essere bella,
scomparso l’uomo, la terra.

Giorgio CaproniVersicoli quasi ecologici – RES AMISSA (1991)

 

08:36 Sorpresa analisi del testo: Versicoli quasi ecologici” di Giorgio Caproni

08:33Rumors” del Tgcom: al saggio breve artistico letterario traccia su La natura tra minaccia e idillio in arte e letteratura.

08:31 È il momento dell’apertura delle temutissime buste

08:30 505.686 quest’anno i maturandi alle prese con la maturità 2017 in Italia

08:29 UN MINUTO AL VIA

08:25 Cresce l’attesa per le famose “tracce”

08:22 Studenti in classe, a Lecco e in tutta Italia

08:18 Intanto è già record di ammessi all’esame: 96,3%

08:16 Ovviamente girano tante ipotesi sullo scritto, tra anniversari e temi considerati “forti”: immigarzione, 25 anni dalle stragi mafiose in Sicilia, Pirandello, De Mauro…

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Oggi per il primo scritto, uguale per tutti indipendentemente dal tipo di studio, si dovrà scegliere una tra le tracce messe a disposizione dal Miur, con un massimo di sei ore per svolgerla col solo aiuto del vocabolario d’italiano.
Come sempre vietatissimi telefonini e dizionari “truccati”.

QUESTE LE TIPOLOGIE DI TRACCIA PER L’ESAME DI OGGI:
-Traccia dell’analisi del testo (tipologia A): il Miur propone un brano di prosa o una poesia di un autore italiano che il maturando dovrà analizzare.
-Traccia del saggio breve o dell’articolo di giornale (tipologia B). Questa tipologia presenta a sua volta quattro sotto-temi: di ambito storico-politico, artistico-letterario, tecnico-scientifico e socio-economico. In questo tipo di traccia la scelta sarà doppia: dovrai sia scegliere di quale argomento parlare, sia in che modo svilupparlo, se nella forma del saggio breve o dell’articolo di giornale.
-Traccia del tema storico (tipologia C): il Miur indicherà un argomento di carattere storico sul quale scrivere il tuo tema, affiancato dalla documentazione necessaria per svilupparlo.
-Traccia del tema di attualità (tipologia D): è il “tema d’ordine generale”. Il Ministero fornisce l’argomento da affrontare e, in alcuni casi, anche citazioni o documenti a cui fare riferimento.