LECCO – Il presidente del CAI di Calolziocorte risponde all’escursionista che si è lamentato per il disturbo di un elicottero durante la sua gita il sabato pomeriggio. E interviene con una lettera.
Carissimo Escursionista e/o alpinista in cerca di pace e tranquillità sui monti,
grazie di cuore per averci tempestivamente segnalato un disagio procurato ai turisti, sabato 30 luglio… avresti però potuto fare le tue considerazioni direttamente sul luogo, visto che eri lì, e magari, chissà, preso atto del lavoro che si stava iniziando, avresti capito immediatamente che non si tratta di mancanza di rispetto ed educazione né per i luoghi né, tanto meno, per le persone presenti.
Chiariamo per tutti: il CAI Calolziocorte sta affrontando un’importante opera di ristrutturazione del proprio rifugio, rifugio Ghislandi, e chiaramente deve trasportare una consistente quantità di materiali in quota. Pertanto è necessario organizzare il trasporto dei materiali pesanti e ingombranti con mezzi che ci vengono resi disponibili solo il sabato pomeriggio e convogliare poi il tutto, presso il punto di partenza dell’elicottero. Inoltre buona parte delle persone che si rendono disponibili per questo lavoro di volontariato, durante la settimana lavora e può dedicare il proprio tempo solo il sabato e la domenica….
Ecco svelato l’arcano: in settimana, non si poteva proprio far volare l’elicottero!!!
È bene sottolineare poi, che il CAI Calolziocorte da anni si fa carico della manutenzione dei sentieri, delle ferrate, delle vie di roccia e dei territori circostanti il proprio rifugio, nonché del rifugio stesso. A tutti i frequentatori della montagna fa piacere trovare un sentiero pulito, un prato tagliato, un rifugio accogliente, le ferrate e le vie di roccia sistemate e attrezzate in sicurezza, ma tutto ciò comporta necessariamente il rumore del tagliaerba, della motosega, del trapano, del soffiatore e a volte, come in questo caso, l’andirivieni dell’elicottero per un’occasione assai straordinaria e non certo per un “servizio turistico”. Affinché tutto ciò sia sempre assicurato qualcuno prima di noi, ora noi e speriamo in futuro qualcun altro, ha dedicato e dedica una parte del proprio tempo libero.
In chiusura permettimi però una domanda: secondo te, sono forse più tolleranti le orecchie degli alpinisti che vanno in montagna durante la settimana rispetto a quelle di chi la frequenta nei fine settimana??
Sempre pronti ad accettare consigli anche dal suddetto Escursionista e/o alpinista che evidentemente di montagna “ ci capisce” più di tutti noi, accettiamo aiuto da tutti, anche dall’autore stesso della lettera.
Giuseppe Rocchi
Presidente CAI CALOLZIOCORTE