LA LETTERA/QUELLE MATTINE
PASSEGGIANDO IN CICLABILE
ASPETTANDO I TEMPORALI

Lido Pescate

LECCO – Caro Direttore, fermamente convinto che soprattutto a una certa età bisogna cercare di mantenersi in forma, nonostante gli improvvisi piovaschi e temporali che stanno funestando l’avvio della stagione turistica sul lago e in montagna, cammino quasi quotidianamente sulle splendide piste ciclopedonali attorno al bacino di Garlate, cercando di dare un onesto contributo alla concretizzazione dei “salutari” insegnamenti culturali che i nostri padri hanno fatto giungere fino a noi: dicevano infatti i latini mens sana in corpore sano.

 Di solito preferisco mettere lo zaino in spalla e fare piacevoli scarpinate sui nostri accessibili e vicini monti ma devo dire che, complice il tempo incerto, ho recuperato l’abitudine delle piacevoli e meno impegnative passeggiate sulle sponde del Lario che non solo a Lecco sono state valorizzate con la realizzazione di percorsi ciclopedonali davvero indovinati e fruibili durante tutto l’anno. In primavera è però possibile ammirare anche nidiate dei piccoli cigni e di altri volatili che in queste settimane stanno prendendo confidenza con lo splendido ambiente naturale che li circonda, controllati a vista da mamma e papà.

Temporale lido VercuragoLe ore migliori e meno rischiose per evitarsi fulmini e docce indesiderate in quest’ultimo periodo sono state quelle del mattino quando il sole ogni tanto riesce a fare capolino tra le nubi sempre incombenti e minacciose, come quelle che l’altro giorno nel giretto pomeridiano sul lido di Vercurago hanno improvvisamente trasformato quel luogo di quiete e di bellezza in un turbinio di venti imperiosi, che provenivano dalla Val d’Erve e si incrociavano pericolosamente con la bufera che imperversava nel meratese ma facendo sentire i suoi effetti fino alle porte di Lecco.

Lettera firmata