Il messaggio che circola tra i promotori del comitato “Basta un sì” ha scatenato il dissenso di molti, tra cui il Comitato del Sì della provincia di Lecco:
La recente iniziativa di un Comitato del Sì della provincia di Lecco di affiancare strumentalmente il presunto bonus di “euro 500” per i neo 18enni al referendum del 4 dicembre ha fatto il giro d’Italia e ha raccolto lo sdegno unanime al quale ci associamo con profonda tristezza.
A differenza del Sì lecchese, non abbiamo prebende o pacchi di pasta da regalare alla Achille Lauro. Non promettiamo convenienze, ci battiamo solo per convinzioni. E ai “bonus” preferiamo contenuti, dibattiti, riflessioni.
Quanto accaduto dimostra a tutti i cittadini dove stanno le buone ragioni e dove, al contrario, la ricerca del voto a tutti i costi. Rinnovare l’Italia significa approfittare della buona fede dei giovani, alla ricerca di un futuro reso sempre più precario, sventolando loro benefici una tantum?
Piero Calamandrei invitava i giovani a metter la benzina nella “macchina” Costituzione, pretendendo i diritti e onorando il sacrificio di chi si era battuto per la libertà democratica. Nel 2016, invece, il voto di quei ragazzi è barattato da qualcuno per un pugno di dollari. Che brutta pagina per la politica di questo territorio.
Comitato lecchese Coordinamento democrazia costituzionale