LA DESTRA LECCHESE SI UNISCE
NEL ‘NO’ AL REFERENDUM:
“RIFORMA DIVISIVA E ARROGANTE”

scheda-elezioni-urne-votoLECCO – Grandi manovre in casa del centrodestra lecchese in vista del referendum costituzionale: oggi si è infatti costituito il Comitato per il No promosso da Forza Italia, Lega Nord, Fratelli d’Italia e altre forze civiche.

Nel comitato Forza Italia è rappresentata da Davide Bergna, Roberto Gagliardi e Carlo Pelucchi, la Lega da Flavio Nogara, Stefano Parolari e Roberto Paolo Ferrari, Fratelli d’Italia da Elena Ornaghi, Cesare Galli e Claudio Monticciolo. Alberto Negrini e Andrea Secchi sono gli esponenti “civici”.

“Il Comitato nasce dalla comune volontà dei promotori di opporsi ad una riforma voluta e imposta al Parlamento dal Governo Renzi e dal Pd, per finalità che non hanno nulla a che vedere con le vere esigenze della nostra democrazia”, commentano i rappresentanti. “La riforma è stata votata a colpi di fiducia da una maggioranza che esiste, alle Camere, grazie a un premio di maggioranza giudicato incostituzionale, ma non esiste nel paese, e che, con il concorso di alcuni parlamentari che hanno cambiato schieramento, sta cambiando le regole fondamentali della nostra democrazia”.

Gli esponenti del centrodestra lecchese concordano con il Governo sul fatto che la Costituzione deve essere aggiornata e modificata, ma se la Carta del ’48 “aveva unito il paese, consentendo a tutti gli italiani, di diversa e opposta fede politica, di ritrovarsi in regole condivise e sentite come proprie”, con l’attuale riforma invece “avremo una Costituzione nella quale metà degli italiani non si riconosce, un testo di parte, che non unisce ma divide“.

“In realtà, con questo referendum il Presidente del Consiglio, che non è mai stato eletto con il voto degli italiani, chiede la fiducia dei cittadini per se stesso, più che sulla riforma. Applica così una logica plebiscitaria sbagliata, e questa è una ragione in più per votare NO ad una manovra politica arrogante posta in essere da un governo inefficiente, capace solo di annunci e di promesse. Il Comitato – concludono – si occuperà di sensibilizzare i cittadini su questi temi, attraverso iniziative che si svolgeranno sull’intero territorio provinciale con convegni, gazebo, volantinaggi, presenza sui media”.