INTERVENTO/CESANA: “LECCO?
NON È SICURA E NON È BELLA”

Signor sindaco, signore e signori assessori

leggo con estremo stupore il volantino pieghevole che avete trasmesso ai cittadini lecchesi alla fine dell’estate. Lo stupore si trasforma in incredulità nel leggere la vostra propagandistica narrazione di una Lecco città sicura, in fermento, bella, che mette al centro giovani e famiglie, avviata verso chissà quali glorie che, perdonatemi la crudezza, sono pura fantasia.

Non posso e non voglio credere che voi non usciate tutti i giorni dal Palazzo e che non abbiate almeno quale amico e conoscente che vi faccia notare la realtà, che vi inviti a un minimo di obbiettività, quella che deve animare il buon amministratore. Bene, mi spiace svegliarvi ma Lecco oggi dopo due anni NON è sicura, NON è bella, il fermento si nota solo in termini di DISAGIO per i cittadini, giovani e famiglie invece che essere tutelati vengono esplicitamente invitati a fare di necessità virtù e sopperire come possono alle vostre mancanze.

Lecco sicura? Alla fine del mese di agosto mio figlio, a suo tempo come sapete rapinato in via Porta ha ricevuto la notifica della richiesta di archiviazione del procedimento penale a carico di ignoti; pochi giorni fa un uomo è stato oggetto di analogo episodio nello stesso punto in pieno giorno e pare anche lì che delle telecamere di sicurezza in zona poco sapessero le forze dell’ordine; il 4 settembre un altro episodio sempre in pieno giorno ma sul lungolago; sfogliando a caso qualsiasi giornale della città ogni settimana si legge di episodi di violenza: i luoghi e le aree sono sempre le stesse ADDIRITTURA A POCHI PASSI DA QUESTA SEDE e ciò che colpisce è che l’amministrazione comunale continua a fare orecchie da mercante e i pochi interventi di controllo del territorio che erano stati ipotizzati dopo le vicende più gravi sono evaporati nel caldo primaverile.

Lecco in fermento, bella, con le famiglie al centro? Viene da sorridere! Le pagine dei giornali sono intasate delle lamentele dei cittadini sulle modifiche viabilistiche che hanno reso la circolazione in città, già criticamente posizionata fra lago e montagne, assolutamente invivibile; la manutenzione ordinaria è del tutto mancante… io stessa ebbi a segnalarvi nel mese di luglio che l’illuminazione delle vie d’Oggiono e Digione era non funzionante da settimane. Bene, ancora oggi il lampione posizionato proprio sopra l’attraversamento pedonale di via d’Oggiono è spento.

I genitori del Collegio Volta si sono ribellati contro l’incredibile lettera del sindaco che, invece che proporre di attivare soluzioni come piedibus o attraversamenti pedonali protetti (visto che non ci sono più semafori nei dintorni delle scuole del centro), li invita a usare diversamente la strada. Cioè non è la strada che è al servizio delle esigenze dei cittadini e tarata su di loro, ma i cittadini al servizio della strada.

Il lungolago è in uno stato pietoso, non giustificato neppure dagli interventi straordinari asseritamente programmati. I giardini della biblioteca, il vallo, i sotterranei sono in uno stato che vent’anni fa avrebbe fatto inorridire, nastri bianchi e rossi a richiamare i new jersey delle rotonde forse…però si organizzano le visite guidate.

Ebbene quello che si respira oggi è PRECARIETÀ E INCURIA TOTALE NON FERMENTO, NON BELLEZZA, NON RISPETTO PER I CITTADINI. Rispetto.

Ecco, signor sindaco, forse non ho capito io l’ironia ma correre la scigamatt con un new jersey sulla schiena l’ho preso come una presa per i fondelli dei cittadini che il disagio creato dalle vostre scelte lo subiscono quotidianamente e non per il tempo di una corsetta. Mi permetto di ricordarle che il politico locale invece che parlare in pubblico trasformando ogni occasione, anche il festival Treccani per dire, in pura propaganda, dovrebbe far parlare i FATTI e qui invece i fatti TACCIONO con un silenzio assordante.

Lorella Cesana
Consigliere comunale
Lecco merita di più – Lecco ideale