LECCO – Si innalzano sopra le soglie i livelli di ozono, ovvero il gas responsabile dello ‘smog fotochimico‘ prodotto da reazioni chimiche innescate in atmosfera dall’intensa radiazione solare. Una situazione destinata a peggiorare, secondo il comunicato Arpa Lombardia.
I valori di riferimento si misurano nelle otto ore di ‘picco’ della concentrazione di ozono. Il valore guida è di 120 microgrammi per metro cubo, con livelli di picco superiori ai 180 che sono stati rilevati tra Brianza, Lecchese e Isola Bergamasca.
Nella città di Lecco, nella giornata di martedì si sono registrati 187 microgrammi al metro cubo di ozono, mentre nelle otto ore di “picco” della concentrazione 157 microgrammi al metro cubo.
“L’aria avvelenata è un rischio per tutti i cittadini e non solo. Livelli così alti di ozono possono determinare danni anche alla vegetazione – commenta il presidente del Codacons, Marco Maria Donzelli – I dati sono sconcertanti, bisogna intervenire al più presto per restituire alla cittadinanza un’aria sana. Per ridurre il fenomeno si dovrebbe intervenire sull’uso di solventi, sui trasporti e nel settore agro-zootecnico”.
Il Codacons “diffida il Comune di Lecco ad intervenire con misure restrittive al fine di abbassare i livelli di ozono presenti nell’aria per scongiurare danni alla salute di tutti i cittadini”.