INCIDENTI IN MONTAGNA.
GIÀ QUATTRO VITTIME:
“IL GHIACCIO È MICIDIALE”

LECCO – Quattro morti in un mese e mezzo, cinquanta interventi del Cnsas da inizio anno, sono i numeri della XIX delegazione lariana del Soccorso alpino che non si risparmia dal chiedere precauzione e giusto equipaggiamento agli appassionati della montagna. I più impegnati sono stati i volontari della stazione Valsassina Valvarrone, i quali poco meno di 48 ore fa hanno recuperato l’ultima delle vittime della statistica: Francesco Luiso, 33enne campano ma residente a Milano, morto sabato scivolando in Grignone.

“In questo periodo – spiega il Cnsas Lombardo – lungo i sentieri di montagna può ancora presente del ghiaccio, anche a quote non elevate. Per muoversi in sicurezza, è importante conoscere la differenza tra i ramponi e i cosiddetti ramponcini, perché non sono affatto la stessa cosa e conoscere la differenza è molto importante. I ramponcini da escursionismo non sono adatti per le attività alpinistiche, favoriscono una presa maggiore ma sono indicati solo per sentieri facili e con pendenze minime, non per quelli impervi. In montagna e in particolare sul ghiaccio bisogna avere i ramponi veri e propri”.