VALMADRERA – Dopo l’incendio della scorsa notte nell’inceneritore Silea di Valmadrera, fiamme alte tre metri che hanno causato gravi danni alla strumentazione del sistema cuore dell’impianto tanto da rendere necessari due mesi di lavori prima che il forno possa ripartire, il Circolo ambiente ‘Ilaria Alpi’ chiede la chiusura definitiva dell’impianto lecchese di smaltimento dei rifiuti.
“Si trovi una soluzione per gestire i rifiuti della provincia di Lecco – commenta Roberto Fumagalli – a partire da serie politiche di riduzione alla fonte dei rifiuti prodotti, fino al potenziamento delle raccolte differenziate monomateriali”.
A questo punto chiudiamolo DEFINITIVAMENTE questo forno!!!
Troppi i disastri verificatisi nel corso della recente gestione di Silea:– l’assurdo progetto del teleriscaldamento, che costa ingenti risorse economiche pubbliche (che potrebbero essere destinate a progetti di gestione eco-sostenibile dei rifiuti) e che servirebbe solo a prolungare la vita del forno, a mo’ di accanimento terapeutico!
– l’inchiesta ANAC sulla nomina di Colombo (sarebbe giusto a questo punto, in ogni caso, rinominare un nuovo CdA e un nuovo presidente/AD)
– l’indagine della Magistratura sulle ecoballe non trattate che sarebbero state bruciate a Valmadrera (ovviamente lasciamo che sia la Giustizia a dire l’ultima parola sulle responsabilità penali di quanto accaduto)
– ora questo incendio che mette ko il forno per 2 mesi! (anche qui sarà la Magistratura a valutare se aprire un’indagine)
Ci sono tutte le condizioni per dire BASTA con l’inceneritore Silea: si trovi con urgenza una soluzione per gestire i rifiuti della provincia di Lecco, a partire da serie politiche di riduzione alla fonte dei rifiuti prodotti, fino al potenziamento delle raccolte differenziate monomateriali (non col sacco multimateriale, che fa ritornare gli scarti all’incenerimento!): così diremo basta all’incenerimento, un sistema vecchio e inquinante che va messo al bando!
Roberto Fumagalli
Circolo Ambiente “Ilaria Alpi”