IMU: ARRIGONI DENUNCIA
IL PRELIEVO RETROATTIVO
SUI TERRENI AGRICOLI

arrigoni paoloROMA – “Quando si tratta di IMU non c’è limite al peggio in Italia – dichiara il senatore Paolo Arrigoni -, è infatti in arrivo una pesante stangata che andrà a colpire i proprietari (non agricoltori) di terreni agricoli per i comuni montani collocati sotto i 600 metri rispetto al livello del mare, dunque per gran parte di quelli lecchesi e lombardi”.

A dare la cattiva notizia è il parlamentare della Lega nord che spiega: “entro il 16 dicembre questi proprietari dovranno pagare per la prima volta l’IMU a causa di uno stravolgimento della circolare 14.06.1993 n. 9 Ministero delle Finanze che prima li classificava in zona montana/collinare e, dunque, li esentava da questa gabella. Perché? Se prima i terreni in questione erano esentati in quanto collocati sopra i 280 metri, ora dovranno pagare perché posti tra 280 e 600 metri”.

Il senatore lecchese interpreta la norma, che è retroattiva, dunque ha valore sul 2014, come voluta dal governo per coprire parzialmente il famoso bonus da 80 euro. “Ora, a bilanci chiusi, i comuni – avendo inaspettatamente ricevuto in questi giorni una drastica riduzione dell’assegnazione finanziaria – devono tornare a fare gli esattori per conto del governo, mettendo le mani nelle tasche dei cittadini e i possessori di terreni prima esenti dovranno mettere mano al portafogli. Un blitz prenatalizio, visto che il pagamento IMU è fissato al 16 dicembre”, stigmatizza il senatore del Carroccio.

“La Lega nord aveva denunciato quanto stava accadendo già in occasione della conversione del decreto legge, presentando pure emendamenti che furono allora bocciati. In pendenza dell’approvazione della legge di stabilità abbiamo inoltrato un’interrogazione urgente al governo perché intervenga tempestivamente per evitare che si determini uno squilibrio di bilancio nei comuni. Diversamente molti cittadini, già alle prese con difficoltà economiche e magari senza lavoro e senza soldi, saranno costretti a far fronte a questa nuova vergognosa gabella”, conclude Arrigoni.