IMMIGRAZIONE: LA LEGA
ABBANDONA LE RUSPE
E SI RISCOPRE GARANTISTA

lega nord parolari arrigoni nogaraLECCO – Dopo le dichiarazioni a mezzo stampa di alcuni cittadini lecchesi che hanno denunciato la condizione di estremo disagio in cui versano gli immigrati ospitati nelle strutture di accoglienza del Bione e dei Resinelli, la sezione lecchese della Lega ha deciso di intervenire formalmente. E lo fa tramite il senatore Paolo Arrigoni che questo pomeriggio attorno alle 16.00 ha convocato una conferenza stampa per informare del fatto di aver depositato nel primo pomeriggio presso la Polizia di stato un esposto, che verrà nei prossimi giorni recapitato alla Procura della Repubblica di Lecco, con allegati gli articoli di giornale che riportano le denunce dei volontari e il bando di gara del 20 marzo tramite il quale si è affidata la gestione del servizio.

lega nord sede“Lo scopo del mio esposto è verificare se sussistano delle ipotesi di reato – spiega Paolo Arrigoni – perché se è vero quello che dicono i volontari, ovvero che manca la biancheria, che non si svolgono le lezioni di italiano, che l’assistenza sanitaria è inadeguata, che ai Resinelli questi ‘presunti profughi’ si trovano a 1300 metri senza riscaldamento, se tutto questo è vero bisogna intervenire perché si stratta di servizi pagati con denaro pubblico che non vengono forniti”.

Il problema umanitario sollevato dai volontari dei Resinelli e dalle dichiarazioni di Mir Sada passa dunque in secondo in piano. Infatti secondo il senatore leghista “la cosa più grave, se confermata, sarebbe il fatto che non è stata ancora fornita assistenza per avviare la procedura di richiesta di asilo, e questo per persone che, come affermano gli stessi volontari, per la loro provenienza non avrebbero diritto all’asilo e dovrebbero essere rimpatriati. Circa 700 presunti profughi ospitati a Lecco ci costano 40 mila euro al mese, in proiezione 5 milioni l’anno, non ci possiamo quindi permettere inadempienze e lungaggini nel processo di riconoscimento dello status di queste persone”.

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Nel ribadire questo concetto, il consigliere comunale Stefano Parolari sottolinea che “il contesto è quello in cui ci sono servizi pagati che non vengono erogati, è come se il comune pagasse per il servizio mensa dell’asilo e poi le mamme dovessero dare ai bambini il pranzo da casa. Va bene che i volontari diano un contributo, ma dev’essere in aggiunta e non al posto dei servizi previsti dal bando. Il nostro esposto vuole fare chiarezza: vogliamo capire se siamo in presenza di una pessima gestione del denaro pubblico o di gente che parla per niente”.

Il segretario provinciale Flavio Nogara amplia i termini della questione: “Già la Domus Caritatis, la cooperativa che gestisce il centro di accoglienza di Maggio, ha vinto la gara di appalto all’indomani dell’arresto del suo vice-presidente nell’ambito di ‘mafia capitale’, noi della Lega avevamo chiesto che il bando venisse sciolto ma il nostro appello non ha avuto riscontro. Noi vediamo che questo affare dell’immigrazione lo si sta gestendo in maniera irregolare dietro la scusa dell’emergenza: qualcuno sta facendo male il suo dovere, aggravando ulteriormente sulla spesa pubblica”.

 

Manuela Valsecchi