LECCO – L’Iran attraverso i social. La piattaforma 14&15 Mobile Photographers sta raccogliendo la testimonianza di cosa sia l’Iran, visto attraverso il lancio su Instagram dell’hashtag #1415IRAN. Una finestra aperta sugli aspetti sociali e culturali del Paese, una memoria collettiva in continua evoluzione sull’Iran odierno, in lotta tra tradizione e modernità nella ricerca del proprio destino.
Una testimonianza che viene dalla pancia del Paese, un itinerario che attraversa i diversi strati sociali, senza infrastrutture iconografiche o mediatiche, restituendoci una storia avvincente e penetrante. 14&15 Mobile Photographers è la prima piattaforma web internazionale, fondata dai fotografi italiani Giorgio Cosulich de Pecine e Giulio Napolitano, per la promozione del lavoro di fotografi mobile, che utilizzino device mobile per i loro scatti.
Il contesto nel quale verrà inserita la mostra è la 19esima edizione di Immagimondo: Festival di Viaggi, Luoghi e Culture, organizzato dall’associazione Les Cultures Onlus, che si terrà a Lecco e nei dintorni, da sabato 10 settembre a venerdì 11 novembre.
Legata al tema dell’Iran, il 10 settembre alle 18.30 presso la Torre Viscontea di Lecco, sarà inaugurata la mostra fotografica #1415IRAN, il progetto editoriale in corso sull’Iran di oggi, con il contributo diretto degli Instagramers iraniani per raccontare la vita di un paese in cerca del proprio futuro, tra modernità e tradizione.
Il lancio su Instagram dell’hashtag #1415IRAN ha immediatamente ottenuto il favore degli Instagramers persiani, tanto che in circa un mese e mezzo dal lancio dell’hashtag sono state raccolte oltre 5.000 fotografie di altissimo valore e si conta che, per il termine della ricerca fissato al 29 agosto, tale numero raggiungerà la cifra di oltre 20.000 immagini. Questo grande successo, oltre che alla realizzazione di un libro stampato, sta portando alla creazione di quello che è già stato battezzato col nome di “Osservatorio Iran”, una finestra aperta sugli aspetti sociali e culturali del Paese, che continuerà a vivere anche oltre la pubblicazione del libro, contribuendo a creare una memoria collettiva in continua evoluzione sull’Iran odierno, in lotta tra tradizione e modernità nella ricerca del proprio destino.
Un Iran rappresentato non dal consueto sguardo del fotografo-viaggiatore che tende a soffermarsi sugli aspetti iconografici e mediatici del Paese, ma un Iran raccontato dalla sensibilità di chi vive quei luoghi, secondo una visione che guarda oltre la posizione del fotografo professionista quale unico testimone “eletto” a raccontare la storia del mondo.
La mostra presentata, sarà organizzata in due sezioni principali: una prima parte dedicata al lavoro collettivo degli Instagramers, ai quali è dedicata non solo la scelta di immagini montate in sequenze, ma anche una serie di scatti singoli con commento annesso, opera di Foad Ashtari e Ayda Rasuli, due fotografi particolarmente orientati sugli aspetti sociali del loro paese; la sezione finale della mostra è invece dedicata ai quattro autori iraniani che fanno parte integrante della piattaforma web internazionale 14&15 Mobile Photographers, Ali Shams, Nesam Keshavarz, Ali Kazemi e Masoud Gharaei.