IL VOLO, PIÙ CHE UNA PASSIONE.
RINALDO ROBUSTI, DA GALBIATE,
NON HA SMESSO DI SOGNARE

GALBIATE – Volare, oh, oh, Cantare, oh, oh, oh, oh... la vecchia canzonetta di Domenico Modugno è il miglior modo per introdurre il personaggio in questione: si tratta del 59enne galbiatese Rinaldo Robusti, persona istrionica dai mille interessi, tecnico elettronico da circa sei lustri e pilota di aerei per diletto nel tempo libero.

Una passione nata in tenera età grazie anche a suo padre, abile costruttore di modellini di aerei telecomandati, che rapì ben presto l’attenzione del bimbo verso il settore. “Tutto vero – spiega Robusti – mi ricordo che dove ora vi sono le scuole medie, ai tempi avevamo un grande spazio di verde e in bella mostra bellissime felci tanto che il luogo era denominato ‘corda di fasci’”.

Infatti da lì si potevano ammirare gli aerei di passaggio…
Avrò avuto 6 o 7 anni e mi esaltavo nel vedere transitare aeri di linea e militari. Iniziavo a fantasticare, volevo essere al loro posto”.

La dura realtà però suggeriva altro.
Volare, oggi come allora, comporta dei costi molto elevati e la mia famiglia non era in grado di sostenere queste spese. A 16 anni mi misi in testa di fare domanda nell’aviazione militare ma mi dispiaceva staccarmi da casa, non è come adesso che i figli sono decisamente più intraprendenti. In verità intorno ai 13 anni avevo potuto volare, naturalmente come viaggiatore, su un Cessna 182 da Bresso a Lecco”.

Robusti, ha fatto seguito una lunga pausa interrotta all’alba delle 38 primavere
E tutto per merito di mio figlio Roberto. Lui nel 2000 frequentava le scuole elementari del Molinatto, un papà di un suo compagno di classe aveva la passione del volo. Non mi sembrava vero, la lampadina della speranza si era accesa”.

E così nel febbraio del 2001 avvenne la realizzazione di un sogno rimasto per troppo tempo nel cassetto.
Accadde a Levata, una piccola frazione di Monte Marenzo, presso il capannone dell’azienda Kong. Su una macchina Ulm (ultra leggero) effettuammo un volo breve nei dintorni. Essendoci i doppi comandi Alfredo per un breve tratto mi lasciò pilotare: fu una emozione unica e straordinaria, impossibile da descrive a parole”.

Da qui l’iscrizione alla scuola per ottenere il brevetto, esatto?
Sì, feci il corso a Samolaco, teoria e pratica, non ebbi alcuna difficoltà nel volo: bruciai solo otto delle sedici ore di lezioni previste. Andò benone anche in teoria, nell’esame del 2002 sbagliai solo due sulle 60 domande previste ottenendo l’attestato. Ricordo che in seguito conobbi il maestro di musica Alberto Sgrò, acquistammo insieme un aereo volando insieme per parecchi anni. Un amico che saluto volentieri”.

La storia continua con l’ingresso nella scuola di volo nel 2007.
Esattamente, giravo l’intera penisola aderendo anche a manifestazioni manif e safety pilot (pilota sicurezza neofiti) sino al 2011”.

Mentre nel 2017 avviene l’incontro e la collaborazione con Riccardo Brigliadori, un cugino dell’attrice Eleonora.
Vero, lui si è recentemente classificato secondo ai mondiali di alianti un big nel settore”.

Voli e località da ricordare?
Direi Ragusa. Partimmo da Calolzio e a tappe raggiungemmo la bellissima città sicula. Volare sopra lo Stromboli fu emozionante, belle anche le esperienze quando visitammo Sardegna e Puglia. Quante ore di volo ho alle spalle? Credo sulle settemila”.

Ci fu anche un momento difficile, ce lo vuoi raccontare?
Accadde nel 2009 ad Alzate Brianza, nell’atterraggio ci fu un problema al carrello e abbiamo dovuto atterrare in emergenza a Valbrembo, pista destinata. Fortunatamente tutto andò bene, atterrammo senza nessuna conseguenza. Fu impressionante vedere vigili del fuoco, l’elisoccorso le forze dell’ordine, gli addetti ai lavori e le ambulanze presenti. Alla fine tutti applaudirono l’esito positivo dell’atterraggio”.

Per chiudere, ricordi con piacere anche una tua esibizione targata 2007?
Ora non rammento la città, so che eravamo in Emilia e mi sono esibito con un mono motore davanti a circa 1000 persone. Alla fine gli addetti ai lavori mi fecero i complimenti, insomma andò bene”.

Programmi futuri?
Ormai sono in questo mondo da 20 anni, adesso collaudo aerei per la suola Kong di Levate, certo una bella responsabilità ma sono sereno, l’importante è essere sempre scrupolosi, soprattutto in queste mansioni. Se continuerò a lungo? Sinceramente preferisco divertirmi, vivendo alla giornata, coltivando nel limite del possibile un altro mio hobby: suonare la tastiera. Nel 2014 ho pure inciso un CD contenente 16 brani e fatto a casa mia. Vedremo…

Alessandro Montanelli