‘IL RESPIRO INCATENATO’
DI MARIA LUISA LAMANNA
AL CAFFÈ LETTERARIO

Lamanna caffè letterario calolzio (3)CALOLZIOCORTE – Un incontro a cui non si può certo rimanere indifferenti. Così potremmo sintetizzare la personalità di Maria Luisa Lamanna, artista di Perego, poetessa e fotografa, ospitata giovedì sera da Paolo D’anna nel suo caffè letterario tenuto presso il Circolo Arci Lavoratori di Foppenico, frazione di Calolziocorte. L’autrice, dialogando con la linguista Federica Sala, ha presentato il suo ultimo libro Il respiro incatenato, pubblicato per Joker Edizioni nel 2013.

Un percorso di ricerca, quello della Lamanna, che viaggia tra la parola e l’immagine, in un equilibrio in cui l’una compenetra l’altra ma dove l’efficacia di un mezzo è sempre commisurata alla volontà di espressione. Nel 2012 la Lamanna pubblica con l’editore spagnolo Albert Lázaro-Tinaut All’occhiello dell’eco, e la raccolta Tre brividi soltanto per edizioni Rupe Mutevole.

Lamanna caffè letterario calolzio (1)Poesie brevi, scolpite ed incisive, componimenti che sfiorano la dimensione dell’aforisma, genere in cui l’autrice ha sperimentato alcune collaborazioni con diversi scrittori, ma che inevitabilmente raggiungono una buona profondità che non resiste alle briglie delle sillabe. La dimensione della Lamanna è il verso libero, utilizzato per restituire la percezione del reale e il suo mutamento continuo. «Luoghi, suoni devono restituire la consapevolezza della nostra imperfezione».

Come in Nevica o Io sono Tango, poesie particolarmente care alla scrittrice, o M’apro solo, componimento premiato nel 2014 alla XXXI edizione del premio nazionale Cava De’ Tirreni. La Lamanna ha una scrittura in cui convivono spinte contrastanti, necessarie a restituire l’amaro realismo che condisce certi passaggi. La cura dello stile e l’attenzione per il lessico contraddistinguono anche il suo rapporto con la lettura: «ciò che mi deve colpire, anche in un romanzo, è la scrittura, l’espressione».

P. S.