IL “MODELLO LECCO”:
154 PAZIENTI COVID CURATI
CON IL TELEMONITORAGGIO

LECCO – “Dopo la prima fase abbiamo imparato diverse cose e abbiamo capito che i pazienti affetti da Covid è bene che restino, quando è possibile, a casa non solo per tenere liberi gli ospedali, ma soprattutto per un loro beneficio personale” sono le parole di Paolo Favini, direttore generale di Asst, che questa mattina ha presentato il progetto per la gestione domiciliare attraverso la teleassistenza dei pazienti affetti da coronavirus. Un’attività avviata pionieristicamente dall’Asst di Lecco.

Già dal mese di marzo, in piena prima fase della pandemia, Cosma, la cooperativa dei medici di medicina generale della Provincia di Lecco, si era attivata per allestire un servizio di telemonitoraggio domiciliare con l’utilizzo di una piattaforma web.

Recentemente, l’Osservatorio per l’Innovazione Digitale del Politecnico di Milano ha recensito l’attività svolta da Cosma tra le Best Practice, e Regione Lombardia ha riconosciuto la cooperativa lecchese come una delle tre autorizzate a fare attività di telemonitoraggio.

Ma come si svolge nel concreto questa gestione “da remoto” del paziente Covid?
Il paziente che viene dimesso dall’ospedale o per il quale non viene ritenuto necessario il ricovero viene fornito di un saturimentro e seguito domiciliarmente da un infermiere che lo chiama due volte al giorno e fa una valutazione clinica. Il paziente stesso può trasmettere i suoi dati clinici (temperatura, saturometria, eccetera) collegandosi alla piattaforma. Per chi ne fa richiesta Cosma è anche in grado di fornire un telefonino da utilizzare per il periodo di osservazione. Oltre a questo, è disponibile una televisita a distanza attraverso il quale il paziente potrà dialogare visivamente con il proprio medico.
“La tecnologia ci dà un grande aiuto – spiega Gianlorenzo Scaccabarozzi, Direttore del Dipartimento delle Fragilità DIFRA dell’ASST di Lecco – ma non ci ha fatto dimenticare l’importanza dell’aspetto umano, soprattutto in questo momento in cui il distanziamento sociale e la solitudine possono avere forti contraccolpi negativi per questo motivo abbiamo ritenuto centrale il contatto telefonico con gli infermieri e con i medici”.


Sono già 154 i pazienti assistiti telematicamente da domicilio
. Di questi, 85 erano stati dimessi da reparti subacuti , gli altri persone per le quali non era stato richiesto il ricovero.

Il servizio di telemonitoraggio è messo a punto con la collaborazione del Dipartimento delle Fragilità DIFRA dell’ASST di Lecco, che da tempo lo utilizza per seguire i suoi pazienti nella fase delicata della dimissione ospedaliera.