LECCO – “Studiare al Manzoni? Sì, mi ha dato una marcia in più”. Non ha dubbi Francesco Panzeri, 28 anni, diplomato in via Ghislanzoni nel 2006. E dopo essere passato per il liceo cittadino si è poi laureato con il massimo dei voti e ora è psicologo clinico e psicoterapeuta in formazione. Si tratta di uno dei tanti che negli ultimi anni è uscito dalla scuola posizionata al primo posto in Italia tra tutti i licei classici da Eduscopio, la piattaforma creata dalla Fondazione Agnelli. “Sapevo che si trattava di un istituto di alto livello, ma non avrei mai pensato che è posizionato in cima alla classifica – prosegue – ma la qualità degli studi, dei contenuti trasmessi, mi è servita molto nel proseguo dei miei studi”.
Federica Corti, 21 anni, si è invece diplomata un paio di anni fa e ha sempre coltivato la passione per il cinema e il teatro – scelta tra l’altro da Woody Allen per girare una piccola parte a fianco di Roberto Benigni in To Rome with love – oggi fa l’attrice a tempo pieno, dopo aver studiato anche alla Cambridge School of Visual and Performing Arts lo scorso anno.
“Il Manzoni è una scuola validissima – afferma – e si arriva a scoprire quanto questa scuola dà solo negli anni a seguire. Lo sto scoprendo pian piano, forse ancora di più rispetto a quando effettivamente la frequentavo, e ci si rende conto che dona una preparazione su tutti i campi, a livello scolastico, ma soprattutto a livello umano, di ragionamento, soprattutto quando mi trovo a discutere su temi di attualità. Nonostante sia una scuola che si basa su studi classici, quindi passati, in realtà permette la riflessione con una mentalità aperta. La frase che ho sempre sentito sul Manzoni è proprio questa, apre la mente. Non ritengo io di avere una marcia in più, riguardo me stessa, quindi non posso dire di averla, però devo tanto a quella scuola perché mi ha cambiato la testa in meglio”.