IL MALTEMPO TRIONFA
ALLO SCIGAMATT 2015
GARA SOSPESA PER PIOGGIA

LECCO – Il maltempo che questo pomeriggio ha imperversato sulla città per poco più di mezz’ora ha spazzato via lo Scigamatt. IMG-20150905-WA0020Letteralmente. La gara più pazza dell’anno, quella in cui i partecipanti si sfidano travestiti in modo stravagante, affrontando gli ostacoli più bizzarri è stata infatti sospesa per via del temporale.

Tutto era cominciato benone: i pulmini erano partiti quasi puntuali dall’oratorio di Acquate per accompagnare tutti gli iscritti alla partenza, al monumento ai caduti sul lungolago, lo speaker commentava divertito i costumi più sorprendenti e il sole splendeva alto nel cielo.

Pochi minuti prima dello sparo che avrebbe dato il via alla corsa, dall’alto lago sono scese delle nuvolone nere, il vento si è alzato e delle grosse gocce di acqua hanno cominciato a scendere proprio mentre i cronometristi cominciavano a tenere il tempo.

DSCF0036Quando si è aggiunta anche la grandine, gli organizzatori hanno stabilito di sospendere la gara, per non mettere in pericolo l’incolumità dei partecipanti. Questa decisione non è però stata apprezzata da tutti: alcuni degli iscritti hanno scelto di correre lo stesso lungo il percorso previsto, affrontando quegli ostacoli che non erano ancora stati smantellati o resi inagibili dalla tempesta. Altri si sono invece adeguati alle disposizioni, senza però risparmiare qualche polemica.

Qualcuno sosteneva che si sarebbe potuto semplicemente ripartire da capo una volta cessata la pioggia, accorciando un po’ il percorso per rimanere nella tempistica indicata sul programma, i più audaci proponevano di stilare una classifica tra i partecipanti rimasti in pista nonostante tutto.

Gli organizzatori hanno invece deciso diversamente, declinando ogni responsabilità per le azioni di chi non si è attenuto alle indicazioni e precisano che non ci sarà stesa nessuna classifica e non ci saranno premiazioni.

Il sentimento condiviso da tutti è sicuramente il rammarico di chi ha lavorato per niente e di chi ha perso la possibilità di affrontare le balle di fieno, il tradizionale carretto, la piscina di schiuma, per colpa dell’ostacolo più grande: il maltempo.

Manuela Valsecchi