TACENO – Indagini a 360° tra Taceno e Milano da parte della Polizia dopo l’incredibile episodio di ieri quando un’avvocatessa quarantenne è stata trovata ferita e in stato di schok sulla strada tra Taceno e Vendrogno. La sua auto era una ventina di metri più in basso nel dirupo, in piedi e contro un albero. I soccorsi sono stati subito chiamati da alcuni residenti che mentre transitavano in zona Comasira si erano visti davanti una persona col volto insanguinato e che chiedeva aiuto.
E in attesa del 112, la donna restava terrorizzata: non per l’incidente, ma perché, urlava, “Lui è ancora qui“.
Ancora più incredibile infatti quanto riferito dalla professionista di Milano – successivamente ricoverata al “Manzoni” a Lecco: alla guida della Peugeot 407 fino a prima della caduta nel burrone ci sarebbe stato uno stalker, lo stesso che la perseguita da mesi e che, dopo averla maltrattata e picchiata per un’intera giornata avrebbe cercato di ucciderla, gettandosi dall’auto appena prima di finire nel dirupo.
Ben visibili sull’erba bagnata al bordo della Provinciale i segni delle gomme, ma soprattutto l’angolazione con cui l’auto ha preso la via per il burrone sembrerebbe indicare non un incidente bensì una manovra intrapresa volontariamente: chi era alla guida pareva proprio intenzionato a far precipitare la macchina (attualmente posta sotto sequestro).
Gli inquirenti sembrano dare credito alla versione dell’avvocatessa, sposata e madre di due figli, anche se al momento sulla vicenda vige il massimo riserbo. Intanto la quarantenne è stata ricoverata in ospedale dove già ieri sera è stata raggiunta dal marito e da altri familiari.