IL FUTURO DI LINEE LECCO DOPO PASQUA. PER IL COMUNE È L’ENNESIMA “INVENDUTA”

AUTOBUS LINEELECCOLECCO – Solo nella seconda parte di aprile si potrà sapere qualcosa in più su Linee Lecco. “Prima si parlerà della società nella commissione competente, quella sul bilancio, poi nella seconda metà del mese vedremo che fare” afferma il sindaco Virginio Brivio. Lunedì è scaduto il bando per la vendita della società di trasporto pubblico locale di Lecco e ora il Palazzo Bovara dovrà capire cosa fare. La vendità dell’azienda di piazza Bione avrebbe portato 3,4 milioni di euro nelle casse comunali. Dopo Pasqua quindi la giunta Brivio pensare alle prossime strategie.

Il 24 aprile, inoltre, l’amministratore unico Renato Muratore presenterà il bilancio 2013. Nell’anno precedente le perdite di Linee Lecco erano pari a 74.335,09. Il primo cittadino garantisce che “sicuramente lo stato della società sarà buono”.

Ma per fare cassa il Comune non conta solo sulla vendita della società di piazza Bione. Nella scorso anno era stato messo in vendita palazzo Ghislanzoni, l’immobile di via Roma 51, ai tempi sede degli uffici comunali e negli ultimi anni vera e propria casa delle associazioni lecchesi. La prima base d’asta era di quasi 3.980.000 euro, la seconda 3,4 milioni, ma mai nessuno aveva presentato candidature.

VIA ROMA 51“Il Consiglio comunale aveva deciso che dopo due aste l’immobile sarebbe stato conservato come permuta in altre operazioni – spiega l’assessore al Bilancio Elisa Corti -. In questo momento quindi è ancora di proprietà comunale”. Mentre villa Ponchielli e l’ex cinema Lariano sono stati inseriti nel programma delle alienazioni entro il 2015. “Per la sala di via Caprera dobbiamo prima passare per la Soprintendenza – indica Corti – per il cambio della destinazione d’uso”. Valutato circa 650mila euro, l’immobile necessita però di ristrutturazioni.

“Il piano delle alienazioni potrebbe essere anche variato, dipende dal Consiglio comunale”. La speranza del Comune è che sia villa di Maggianico sia l’ex cinema chiuso da una trentina d’anni possano essere venduti per rimpinguare le casse di Palazzo Bovara. Ma potrebbero anche essere presi in concessione da soggetti che stringerebbero accordi di gestione con Comune in cambio di lavori di sistemazione.

Negli ultimi due anni l’Amministrazione Brivio è riuscita a vendere alcune porzioni di immobili. Si tratta della farmacia di Chiuso, per circa 180mila euro, una parte di piazza Era, per 30mila euro, e una porzione di immobile di via Rovereto per una cifra simile. Piccola nota: quest’ultima è stata acquistata dalla Sel-Società escursionisti lecchesi, dopo essere stati “sfrattati” da palazzo Ghislanzoni.

Se il momento economico fosse migliore l’Amministrazione comunale avrebbe incassato quasi dieci milioni di euro vendendo immobili e società. All’ultima previsione di bilancio sono andati solamente sei milioni.

F.L.