IL DISTRETTO RURALE VALLE ADDA HA LA VELA GONFIA. “E ORA MOLTI VOGLIONO SALIRE SULLA BARCA”

LECCO – Riceviamo e pubblichiamo questa lettera ricevuta dalla nostra redazione, a proposito dei nuovi distretti rurali lombardi – in particolare di quello che più da vicino riguarda il nostro territorio.

Egregio Direttore,
a metà novembre ho saputo che gli enti superiori, nelle rispettive e autorevoli sedi, hanno dato il riconoscimento e la piena operatività a quattro nuovi distretti agricoli in Lombardia. Due di questi sono a vocazione “Rurale”. Sul nostro territorio è stato premiato, con l’accreditamento, il “Distretto rurale della valle dell’Adda” che ha come soggetto capofila la Rete turistica Valle San Martino. All’inizio, quando una ventina di operatori del territorio cominciarono a lavorare a questo qualificante progetto, diciamolo, invece di incoraggiamenti e sostegno hanno raccolto solo scetticismo e indifferenza anche da parte di soggetti istituzionali preposti a tali faccende.

Ora che la vela è gonfia di vento, non ci crederete, ma è tutta una corsa a voler salire sulla barca dell’accreditato “Distretto rurale” che certamente saprà trovare anche i fondi necessari per dare attuazione ai suoi programmi, in favore dell’agricoltura e del turismo provinciale. La cosa, cioè la prolungata diffidenza iniziale, è ancora più strana e ingiustificabile perché fra le sue finalità già allora il  nuovo distretto si proponeva:” di rappresentare una sintesi tra le esigenze del mondo agricolo e quello industriale, con importanti e benefiche ricadute positive su ogni aspetto del tessuto economico locale”. Di cos’altro avrebbe dovuto occuparsi il nuovo soggetto, perché i locali soloni (sic!) si degnassero di esaminare la pratica con la dovuta professionalità e attenzione?

Fortunatamente i soci fondatori non si sono scoraggiati. La determinata chiarezza di idee dei vertici della Rete turistica della Valle San Martino, ha fatto il resto. Hanno  infatti saputo convincere della bontà del loro progetto chi ha esaminato la pratica, senza preconcetti e piccinerie da strapaese, consentendo alla candidatura del nuovo Distretto di veleggiare senza ostacoli fino all’ottenimento dell’ambito e più che meritato riconoscimento regionale. Lunga vita al “Distretto rurale della Valle dell’Adda”: alla faccia di chi gli vuole bene e soprattutto di chi, con scarsa lungimiranza, non gliene ha voluto proprio quando stava nascendo.

Lettera firmata

 

 

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