LECCO – Serata di dibattito lunedì sera alle 21 a Lecco presso il Cenacolo Francescano con il regista del film Il Signor Diavolo, Pupi Avati, che dialogherà con il prevosto della città don Davide Milani. L’opera cinematografica di Avati non è un film horror ma una commedia sotto certi aspetti comica anche se studiata per fare inorridire.
Quello di Avati è film girato con mestiere grazie anche ad effetti speciali “naturali”, alcuni paesaggi sono quadri del miglior Ottocento, e ad un buon cast formato da Gianni Cavina, Lino Capolicchio, Chiara Caselli, Alessandro Haber. La pellicola riesce a porre seriamente la questione del demonio a ai credenti riportando il male autentico alla visione cristiana del cinema.
Scrive don Davide Milani nella sua recensione come presidente della Fondazione Ente dello Spettacolo: “Raramente la visione di un film incita alla rilettura di San Tommaso. Capita con Il signor Diavolo, di Pupi Avati. «Il diavolo può indurre l’uomo a peccare, persuadendolo internamente. È capace d’impedire l’uso della ragione. Il diavolo non può essere la causa del peccato dell’uomo come uno che muove direttamente la volontà, ma soltanto alla stregua di chi persuade», scriveva il santo teologo.
Di solito il diavolo al cinema è l’archetipo psicologico dei mostri, un pupazzone in crisi di astinenza di sangue e malefatte per generare nello spettatore emozioni forti, senza preoccupazioni di senso. Non nel film di Avati, riflessione meditatissima che sgorga da una fede vissuta, miscelata con gli archetipi universali: l’origine della vita, il mistero del male, la paura per la differenza, il gran potere del sacro e di chi lo media, il peso dei pregiudizi e della superstizione”.
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