LECCO – Il governo prevede tagli all’Imu, ma al tempo stesso chiede più soldi ai Comuni. Per questo motivo il municipio di Lecco dovrebbe trovare un milione e mezzo di euro nel giro di due mesi da versare insieme all’altro milione e mezzo, per un totale di tre milioni di euro, nei prossimi due mesi.
“Non voglio fomentare la contrapposizione tra Stato ed enti locali, però sottolineo che così facendo è un po’ disatteso il sistema di rapporti previsto dalla Costituzione – commenta il sindaco Virginio Brivio – e con il patto di stabilità dobbiamo anche stare attenti a non farci mettere nel sacco”.
“La decisione del Ministero è molto grave e costringe il Comune a lacrime e sangue che inevitabilmente si traducono in un taglio ai servizi – fa eco il consigliere di maggioranza Sandro Magni -, e il problema più generale è che le risorse vanno dai poveri ai ricchi e non il contrario”.
Una proposta per la soluzione di questo grosso problema arriva dalla minoranza e viene poi ripresa dal sindaco stesso.
“Si potrebbe aderire all’accordo regionale Anci-Upi secondo il quale non si hanno sanzioni nel caso in cui si sfori il patto di stabilità – spiega Antonio Pasquini, consigliere Pdl -, in questo modo al Comune sarebbe permesso fare spese in più”.
S. R.